Le Nuove Indicazioni 2025 per la scuola? Sarà la scuola dei dinosauri a salvarci...

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Non si studieranno più i dinosauri, ma in seconda elementare si studieranno i racconti del Risorgimento, le cinque giornate di Milano, la spedizione dei Mille. Da non credere. D'altronde cosa stupirsi se nella premessa delle nuove indicazioni nazionali per la Scuola dell’infanzia e Primo ciclo di istruzione si afferma senza umiltà alcuna che solo l’Occidente conosce la Storia mentre altre culture, altre civiltà hanno conosciuto qualcosa che alla storia vagamente assomiglia?   Arroganza pura. E su cosa si fonda il cuore della scuola made in Italy che verrà? Sulla civiltà greco-italico-romana, passando ovviamente dal condimento della religione, attraverso le fantomatiche radici cristiane, che non guastano mai all'occorrenza. Un concentrato ideologico che unisce la scuola primaria e secondaria, ad esempio in terza "media"  si studierà la Cina comunista e possiamo ben immaginare come, ma l'America capitalista? Dovrebbe nel mondo della scuola scatenarsi una rivolta cu...

Trieste è antifascista e antirazzista. In 10mila a dimostrarlo per le strade della città

Uno, dieci, cento, mille, dieci mila passi. Dieci mila passi scanditi per le strade di Trieste, dallo storico ritrovo di Campo San Giacomo per la sinistra che in tempo di "pace" con tre cannonate, tre morti e diversi feriti subì una pesante repressione, per attraversare alcune zone della città. Il 3 novembre, che è il giorno in cui approdò in città la nave Audace, all'ex molo San Carlo, da allora, anno 1918, il molo prenderà questo nome, Audace, ma è anche il giorno del patrono della città, San Giusto, è stato autorizzato il corteo dei fascisti del terzo millennio. Città blindata come se si fosse ai tempi del G8 di Genova.
Una città intera si è mobilitata per dire no a quel corteo, che terminerà in un luogo simbolico per il nazionalismo triestino, presso la statua di Rossetti, che sfilerà per alcune vie centrali della città, e partirà da ciò che rimane del teatro romano. Mancava solo un tappeto rosso ai casapoundisti. E le dimissioni di chi ha autorizzato ciò visto che ha avuto la capacità di mettersi contro per diversi motivi praticamente quasi tutta Trieste sarebbero atto dovuto in un Paese normale. Ma l'Italia di normale ha poco. A Trieste, l'iniziativa di Casapound, ha avuto il merito, l'unico che si può riconoscere, di aver risvegliato in modo potente l'antifascismo militante in città ed in tutta la regione. Iniziative, assemblee, ed un corteo, di dieci mila persone, tante sigle, tante adesioni, tante soggettività e individualità, in quella pluralità che ha sempre connotato la storia di Trieste che il nazifascismo ha cercato di piegare, ma Trieste non si è piegata allora, malgrado tutto quello che ha dovuto patire, e non si è piegata oggi, 3 novembre 2018. Sono caduti nel vuoto gli appelli di chi invitava a starsene a casa e disertare questa o quella manifestazione. Tanti contenuti, in italiano, in sloveno e anche in inglese.
Dieci mila persone hanno dimostrato che Trieste è antifascista e antirazzista. In una delle manifestazioni più grandi degli ultimi decenni. Il resto sono solo chiacchiere. E' come se a Roma in piazza fossero scesi in 100 mila.
Il vento sta cambiando e da Trieste è arrivato un segnale importante per tutta Italia ma anche per l'Europa.

Marco Barone

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