Il Commissario Calabresi ucciso per le indagini sul NASCO di Aurisina, altro che "lotta continua"
La realtà viene sbattuta in faccia, e poi, le manipolazioni storiche determinate dal sistema, contribuiscono a costruire il puzzle delle verità di comodo alle quali ancorare il dogma di Stato. L'uccisione del Commissario Calabresi, dal punto di vista processuale, è imputata alla "vendetta politica" per la morte dell'anarchico Pinelli. L'incastro perfetto con i colpevoli perfetti. Se non fosse che l'omicidio del Commissario avvenne solo due giorni dopo la sua presenza a Trieste. Su ciò già alcuni storici e critici hanno sostenuto la tesi che qui si ribadisce, ovvero che il Commissario non è stato ucciso per la vicenda Pinelli, quella fu la copertura perfetta, in un contesto storico dove i depistaggi erano la normalità, Peteano docet. Calabresi venne ucciso perchè mise il naso dove non doveva ficcarlo. Sul Nasco di Aurisina e ciò che vi poteva essere collegato, a partire dalla rete GLADIO di cui ancora non si sapeva l'esistenza. Come ricorda un noto artico...
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