Chiamare ancora oggi Ronchi "dei Legionari" sarebbe come chiamare Latina, Littoria

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Come è risaputo dal 1925, la città di Ronchi di Monfalcone, ha visto mutare il proprio nome in Ronchi dei Legionari, per la precisione il 2 novembre del 1925 con il Regio Decreto firmato da Rocco pubblicato nella G.U n° 283 del 5 dicembre 1925. Quest'anno pertanto ricorrono ben cent'anni da questa ricorrenza dovuta all'omaggio voluto dal fascismo per celebrare la presa di Fiume da parte di D'Annunzio che partì casualmente da Ronchi dopo aver dormito per qualche ora in una dimora nella vecchia via di Trieste. E come è ben risaputo nessun cittadino di Ronchi partecipò a quell’atto eversivo che ha subito la città di Fiume per 500 giorni con tutte le conseguenze che ne derivarono per i fiumani che nel 1924 scivolarono anche grazie a quel fatto storico e politico sotto il fascismo. Continuare a chiamare Ronchi "dei Legionari" come se appartenesse a chi mai ha appartenuto nel corso della sua storia, minandosi pertanto ogni identità storica del territorio, sarebbe co...

Maltempo, stato d'emergenza in 11 regioni su 20. Miliardi di euro di danni,intanto arrivano manciate. Danni come in guerra


11 regioni su 20 hanno visto dichiarato lo stato d'emergenza. Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Veneto e delle Province autonome di Trento e Bolzano sono i territori colpiti dagli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati a partire dal 2 ottobre 2018. Il Governo, come è noto, sulla base di una prima quantificazione dei fabbisogni relativi esclusivamente alla più stretta emergenza, ha stanziato la somma di 53,5 milioni di euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali, per consentire gli immediati interventi di ripristino della viabilità e il completamento delle operazioni di soccorso e pronto intervento.Successivamente ne verranno versati altri 200 di milioni. Ma come è emerso il Veneto già dichiara 1 miliardo di danni, la Liguria, idem, e le altre regioni son saranno da meno. Miliardi di euro di danni per pochi giorni di maltempo e l'inverno deve ancora iniziare. Nel Paese dove l'abusivismo è la normalità, dove andrebbe mandato l'esercito per distruggere quell'abusivismo che è diventato normalità. Ma qui, invece, si pensa di militarizzare i confini, per andare a caccia dei migranti, oppure per militarizzare opere ritenute strategiche, come il TAV, inutili e costose e dannose. I danni subiti sono gli stessi che si subiscono in zone di guerra. Ed effettivamente siamo in guerra, guerra dichiarata dalla natura al nostro modo di concepire e vivere questo piccolo pianeta che stiamo distruggendo. 

Marco Barone

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