L'Europa la stiamo distruggendo noi!

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In un mondo dove l'Europa potrebbe avere un ruolo decisivo per la salvaguardia della democrazia, in un contesto politico dove gli autoritarismi, le dittature, sembrano essere la normalità e le democrazie quasi un fastidio, invece di diventare un punto di riferimento, è a rischio dissolvimento. Non sono gli USA, i putiniani, i cinesi, a distruggere l'Europa. Lo stiamo facendo noi, da soli. Non siamo nè carne, nè pesce, siamo totalmente allo sbando. L'Europa se si chiede cosa sia, la gente non saprà cosa rispondere, i suoi organismi sono sconosciuti ai più, percepita come entità astratta, anzi, l'Euro è spesso maledetto, forse l'unico beneficio che viene riconosciuto è la caduta dei confini, anche se , vedi ad esempio tra Italia e Slovenia, sono ritornati a modo loro. Insomma, ci siamo sciacquati la bocca all'inverosimile su fatto che l'Europa fosse un soggetto che ha garantito la pace per oltre 70 anni, anche se la guerra in Jugoslavia non è stata considerata...

Dopo Marcinelle si continua a morire sul lavoro con quasi 4mila morti l'anno in Europa

Marcinelle, una tragedia che ha interessato soprattutto italiani emigrati in Belgio che vivevano in condizioni degradanti, a livello di coscienza globale con i 262 morti, tra cui anche sette minatori del Friuli Venezia Giulia, qualcosa è successo. Da quel momento, da quell'estate del 1956, si inizierà a discutere di sicurezza sul lavoro, per arrivare, soprattutto in Italia, esattamente nel 1994 a realizzare una delle normative più avanzate a livello europeo in materia di sicurezza sul lavoro per essere poi aggiornata nel 2008. Poi però vi è una realtà che vuole in Europa circa 4 mila morti l'anno sul lavoro, con l'Italia che continua a mietere vittime. I numeri sono numeri, ma dietro ogni numero si celano vittime, persone, famiglie, drammi. Morire sul lavoro è una bestialità, una bestialità che interessa italiani e non italiani, anche in Italia. Si ripeteranno sempre le solite parole, ci saranno sempre le solite cerimonie, i soliti discorsi, ma la questione sicurezza sul lavoro non è mai stata una priorità in questo Paese e neanche in Europa, altrimenti non ci sarebbe una strage del genere con quasi 4 mila morti l'anno. Cifre proprie di una guerra. Il resto sono solo chiacchiere.

Marco Barone

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