L'Europa la stiamo distruggendo noi!

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In un mondo dove l'Europa potrebbe avere un ruolo decisivo per la salvaguardia della democrazia, in un contesto politico dove gli autoritarismi, le dittature, sembrano essere la normalità e le democrazie quasi un fastidio, invece di diventare un punto di riferimento, è a rischio dissolvimento. Non sono gli USA, i putiniani, i cinesi, a distruggere l'Europa. Lo stiamo facendo noi, da soli. Non siamo nè carne, nè pesce, siamo totalmente allo sbando. L'Europa se si chiede cosa sia, la gente non saprà cosa rispondere, i suoi organismi sono sconosciuti ai più, percepita come entità astratta, anzi, l'Euro è spesso maledetto, forse l'unico beneficio che viene riconosciuto è la caduta dei confini, anche se , vedi ad esempio tra Italia e Slovenia, sono ritornati a modo loro. Insomma, ci siamo sciacquati la bocca all'inverosimile su fatto che l'Europa fosse un soggetto che ha garantito la pace per oltre 70 anni, anche se la guerra in Jugoslavia non è stata considerata...

La fine di "Bella ciao" dalla Casa di Carta ai Mondiali 2018


Una mattina mi son svegliato ed ho scoperto che Bella ciao ha finito di essere quella che è sempre stata, almeno qui da noi, in Italia. Inno per tanti della Resistenza, per altri uno dei canti più importanti della storia della nostra Resistenza. Poi una serie televisiva, su quella piattaforma rivoluzionaria che è Netflix cambia le carte in tavola. Una rapina che per molti non è una rapina perchè il danaro lo vanno a prendere dove si stampa, mettono in discussione il sistema, ma ne diventano parte dal momento in cui ne sottraggono il danaro. Sfumature interpretative diverse, atto rivoluzionario o meno ma cantare bella ciao, ballare bella ciao, in quell'atto non c'entra un semplicemente un cazzo di niente. Uno sfregio ad una delle canzoni più importanti della Resistenza. Eppure molti conosceranno quella canzone proprio grazie alla Casa di Carta.




Ed il danno è stato fatto. Perchè è entrata subito questa canzone nell'ambito calcistico, ad esempio alcuni tifosi brasiliani l'hanno cantata, citando Messi, Mascherano e Di Maria, per sfottere, dileggiare l'Argentina esclusa dai Mondiali. E non sono stati gli unici e non saranno gli unici. Il disastro è stato compiuto. Molti non conosceranno la storia di quella canzone che intoneranno, molti non la capiranno, altri semplicemente se ne fotteranno, altri si indigneranno. 
 E allora o Di Maria, o Mascherano, o Messi ciao, Messi ciao....


Marco Barone

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