Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,
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Una interrogazione al Parlamento europeo: In Egitto arrestate 7 persone per "deviazione sessuale"
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Una interrogazione scritta e pubblicata nel sito del Parlamento europeo pone, per l'ennesima volta, una questione che evidenzia quanto la parola diritti umani non faccia rima con Egitto. "La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata". Magnifico concetto, eloquente, tassativo, chiaro, conciso espresso dall'articolo primo della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea.
Grande Carta, come molti la chiamano, nel cui preambolo si legge chiaramente che :
la Carta "riafferma, nel rispetto delle competenze e dei compiti della Comunità e dell'Unione e del principio di sussidiarietà, i diritti derivanti in particolare dalle tradizioni costituzionali e dagli obblighi internazionali comuni agli Stati membri, dal trattato sull'Unione europea e dai trattati comunitari, dalla convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, dalle carte sociali adottate dalla Comunità e dal Consiglio d'Europa, nonché i diritti riconosciuti dalla giurisprudenza della Corte di giustizia delle Comunità europee e da quella della Corte europea dei diritti dell'uomo." Precisando che "Il godimento di questi diritti fa sorgere responsabilità e doveri nei confronti degli altri come pure della comunità umana e delle generazioni future."
Ma questa Europa con l'Egitto ci manca solo che offra l'altra guancia e chieda scusa. Latitante nella questione di Giulio Regeni, salvo quella ritualità che non aiuta la ricerca della verità ma solo il proprio lifting facciale politico, e verso tutte quelle meschinità che vengono denunciate nel globo intero e portate all'attenzione dell'Europa stessa. L'ultima in ordine di tempo è quanto accaduto a fine settembre 2017.
Questo il testo dell'interrogazione scritta:
"Lo scorso 25 settembre, Nabil Sedek, procuratore generale egiziano,
ha ordinato un'indagine su diverse persone che avrebbero sventolato una
bandiera arcobaleno durante un concerto che si era tenuto al Cairo il
giorno precedente. L'indagine preliminare si è conclusa con la custodia
cautelare di sette uomini, accusati di aver promosso pratiche di
«deviazione sessuale». Un altro procuratore ha affermato che queste
persone saranno sottoposte a esami medici per determinare se abbiano
avuto o meno rapporti anali. L'omosessualità non è illegale in Egitto, ma le autorità egiziane spesso perseguono uomini gay con questa accusa. Si chiede pertanto al VP/HR:
la delegazione dell'UE in Egitto ha intrapreso azioni specifiche in
merito al presente caso, conformemente agli orientamenti dell'UE sulle
persone LGBTI del 2013, o intende farlo, ad esempio presenziando alle
udienze e visitando la prigione? Cosa intende fare il VP/HR al fine di tutelare i diritti umani delle persone LGBTI in Egitto? "
Come è stato denunciato con la presa del potere da parte di Abd al-Fattah al-Sisi, dal 2014 ad oggi le
persone arrestate, per il loro sospetto o reale orientamento sessuale,
sono oltre 232. Ed in Egitto si stanno preparando a varare una legge che criminalizzerà le persone lesbiche, gay,
bisessuali e transessuali (lgbt).
Avanti tutta verso la normalizzazione dei rapporti, no?
Il 13 novembre in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale della Gentilezza, nata da una conferenza del 1997 a Tokyo e introdotta in Italia dal 2000. Per questa propongo una storia per le classi di scuola primaria. La storia che segue, ambientata a Trieste, ha per protagonisti tre supereroi ed una nonna, Rosellina. Il disegno è stato fatto in una classe di una scuola dove la storia è stata letta. mb I tre supereroi e la nonnina Rosellina C’era una volta, anzi no. C’erano una volta tre supereroi. Avete presente quelli con i super poteri che si vedono nei film? Nei cartoni animati? Nei fumetti? Sì, proprio loro. E si trovavano in una bellissima città italiana, Trieste. Non erano mai stati prima a Trieste. Rimasero stupiti nel vedere quanto era lungo il molo sul mare, e quanto era enorme la piazza con due alberi di due navi dove sventolavano le bandiere, ogni tanto. Dopo essersi fatti un selfie sul molo Audace che è costruito sui resti di una vecchia n
Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione? La matematica non è una opinione qualcuno disse... 1) per un calcolo della superficie e della capienza, il limite preso di misura è un numero di 4 persone/mq, 2) Piazza del Popolo ha una metratura di di 17.100 mq con una capienza massima e teorica di 68.400 ; 3) Piazza san Giovanni ha una superficie di 39.100 mq, con una capienza totale, quindi, di 156.000 persone. Direi che è arrivato il momento di non dare più i numeri... Marco B. MANIFESTARE A ROMA, QUANDO I PARTITI DANNO I 'NUMERI' - La fisica, con il principio della impenetrabilità dei solidi, insegna che due oggetti non possono occupare lo stesso spazio. Eppure c'é chi ritiene che questo classico teorema non si applichi alle persone, soprattutto se convocate in un determinato luogo ad esprimere pubblicamente la loro opinione politica. Fuor di metafora: quando si tratta di conteggiare i partecipanti alle manifestazioni, i partiti "danno i numeri"
Bruxelles, come è noto, è sede delle più importanti istituzioni dell'Unione Europea. Una città affascinante, particolare, simbolo dell'alta borghesia, dove architettura moderna e tradizionale cercano, con poco successo, di convivere. L'Unione Europea rivendica spesso principi che ruotano intorno alla dignità delle persone, no alla donna oggetto, penso per esempio alla Risoluzione sulla discriminazione della donna nella pubblicità del 1997 al cui punto 10 si scriveva testualmente che il Parlamento europeo invita il settore della pubblicità a rinunciare in concreto e interamente a sminuire la donna a oggetto sessuale dell'uomo attraverso espedienti tecnici e raffigurazioni immaginose come il ridurre il ruolo femminile alla bellezza fisica e alla disponibilità sessuale . Certo, comprensibile. Ma a pochi minuti dal Parlamento europeo esiste un vero e proprio quartiere a luci rosse. Esistono anche agenzie di escort, club privati-scambisti, e donne in vetr
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