A Lussino, salvate diverse tombe di cittadini italiani dall'oblio, ma c'è ancora molto da fare per il riconoscimento dei diritti della minoranza italiana

Immagine
Viene reso noto che a Lussino, grazie all'operato di alcuni cittadini sensibili alla salvaguardia della memoria storica ed identità dei luoghi, sono state salvate una trentina di tombe, esattamente ben 37, nel cimitero di San Martino, dall'oblio e dal degrado a cui erano destinate. I cittadini in questione, tramite la nota pagina facebook dedicata a Lussino hanno reso noto che grazie al finanziamento promosso dall'Università Popolare di Trieste, attraverso i fondi del MAECI Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale,hanno potuto  attivarsi per salvarle. Iniziativa di gran pregio che merita il giusto riconoscimento e gratitudine in un contesto dove la comunità degli italiani,con difficoltà , essendo anche gli italiani autoctoni  ridotti al minimo storico, cerca di attivarsi per quanto possibile anche tramite l'operato di singole individualità per la difesa della memoria storica. Una delle battaglie che stanno conducendo da anni ad esempio è il  r...

"In guerra per amore",una fondamentale denuncia senza se e ma sullo sbarco in Sicilia ed il sostegno alla mafia


Non è, quella di Pif, una semplice commedia. E' un film che sicuramente farà ridere in alcune sue scene, altre saranno drammatiche, come drammatica è stata la guerra, altre saranno profondamente emozionanti, altre raccontano una Sicilia profondamente chiusa nei suoi "valori tradizionali" che ancora oggi esistono e resistono, ma il messaggio che viene lanciato è finalmente inequivocabilmente chiaro. Ci sono voluti 73 anni per arrivare, senza se e ma, a vedere un film che denuncia cosa hanno combinato gli americani, consegnando la Sicilia ai mafiosi, pur di avere strada libera, ed ostacolare il comunismo, liberando criminali, spacciati per antifascisti, assegnando ruoli di comando e di potere a mafiosi o persone vicine alla mafia, con la DC che ha svolto un ruolo di copertura importante in diversi acclarati e meno acclarati casi. La mafia come la chiesa in un certo senso, è sopravvissuta a tutto, e la democrazia nostrana è la mafia, o meglio quella di oggi è profondamente condizionata da quanto accaduto con il noto sbarco in Sicilia. Ed è assolutamente vero, lo vediamo nel sistema Italia, un sistema profondamente corrotto, dove pratiche e metodi ben noti nel Sud Italia ora esistono anche in alcune zone del Nord Italia, lì dove c'era la nebbia ora regna il sole della mafia. Senza sparare. Ma con metodi di clientelismo, di controllo capillare del territorio, andando casa per casa a chiedere i voti ecc. E non è necessario essere rigorosamente mafiosi, quello che conta è attuare pratiche proprie della cultura mafiosa per esercitare una forma di controllo sociale devastante per la democrazia reale. Con lo sbarco in Sicilia gli americani non hanno portato la libertà, ma consegnato l'Italia in mano ai mafiosi? La risposta è sotto il nostro naso, solo che si continua a non voler accettare questa realtà. E' più facile immaginare gli americani come quelli delle sigarette, cioccolato e latte in polvere che come quelli che hanno favorito la rinascita della mafia. Certo, vi è stato chi si è ribellato a ciò, ma il sistema di potere americano è pienamente responsabile, e questo film è una meravigliosa e drammatica ed anche ilare denuncia. Un film assolutamente da vedere, sicuramente scomodo, ma con il quale si tocca un tasto molto delicato. Senza consapevolezza e conoscenza non vi può essere alcun passo per un Paese migliore e questo film è un contributo per una Italia migliore, diversa e consapevole, un cazzotto nello stomaco nei confronti di chi continua a negare l'evidenza. D'altronde abbiamo visto come gli esportatori della democrazia si comportano ovunque vanno. Hanno fatto disastri.
Marco Barone 

Commenti

Post popolari in questo blog

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

L'italiano esodato... da Cherso