A Lussino, salvate diverse tombe di cittadini italiani dall'oblio, ma c'è ancora molto da fare per il riconoscimento dei diritti della minoranza italiana

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Viene reso noto che a Lussino, grazie all'operato di alcuni cittadini sensibili alla salvaguardia della memoria storica ed identità dei luoghi, sono state salvate una trentina di tombe, esattamente ben 37, nel cimitero di San Martino, dall'oblio e dal degrado a cui erano destinate. I cittadini in questione, tramite la nota pagina facebook dedicata a Lussino hanno reso noto che grazie al finanziamento promosso dall'Università Popolare di Trieste, attraverso i fondi del MAECI Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale,hanno potuto  attivarsi per salvarle. Iniziativa di gran pregio che merita il giusto riconoscimento e gratitudine in un contesto dove la comunità degli italiani,con difficoltà , essendo anche gli italiani autoctoni  ridotti al minimo storico, cerca di attivarsi per quanto possibile anche tramite l'operato di singole individualità per la difesa della memoria storica. Una delle battaglie che stanno conducendo da anni ad esempio è il  r...

In FVG abrogate le province nascono 18 UTI, ma chi ci ha capito niente?



In Friuli Venezia Giulia sono state abrogate le province e nascono 18 UTI, unioni territoriali intercomunali. Battezzate come mini 18 province, ma in realtà non è proprio così. Perché non si tratta di organi eletti dal popolo, ma prevalentemente caratterizzati da elezione interna e nomina interna. Contestate per diversi punti, e su diverse questioni, alcuni Comuni non hanno aderito, sono funzionali alla fusione dei Comuni, compromettono l'autonomia piena dei piccoli Comuni, i consigli comunali svolgeranno ruoli marginali, le opposizioni conteranno meno di un fico secco, ed i Sindaci, specialmente dei Comuni capofila, avranno un gran potere. Più che mini province potrebbero essere chiamate 18 mini contee. In FVG è stato anticipato quanto probabilmente accadrà nel resto d'Italia, ma nel resto d'Italia si ignora quanto accaduto in FVG, esiste un sito internet dove al momento il plurilinguismo non c'è, i lavori sono ancora in itinere, nonostante dovrebbero essere già attive seppur con funzioni limitate. Il punto della questione è chi ci ha capito niente? Legge complicata, non illustrata a dovere alla gente comune, che non ha capito niente o nella peggiore delle ipotesi pensano che siano solo beghe per poltrone o tra politici. Quanti sono a conoscenza del fatto che i Comuni che non aderiscono subiranno dei tagli, a livello di finanziamenti, pesantissimi? Quanti hanno capito che la maggior parte dei Comuni si trasformeranno praticamente in sportelli per il cittadino? Certo, molti diranno si risparmia, ma non è che nel nome del risparmio si deve favorire il decisionismo. La democrazia ha un costo e questo principio deve essere accettato. Personalmente sono favorevole all'abrogazione delle province, ma non a questa mostruosità normativa. E soprattutto è grave che il tutto sia avvenuto in modo incomprensibile per il cittadino medio il quale capirà il tutto solo quando vivrà sulla propria pelle i problemi che deriveranno da un sistema contorto, complesso, e contestatissimo e deciso in modo poco partecipato. Insomma il FVG ha dato un pessimo esempio in materia di specialità, quella specialità che la riforma costituzionale pone a rischio nel nome di uno Stato centralista solo per soddisfare interessi particolari e specifici che non sempre coincidono con quelli della collettività e per la tutela del bene comune.
Marco Barone

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