Che fine ha fatto la fantomatica prigione di Moro di via Massimi?

Ne avevamo parlato anche su queste pagine, pur esprimendo delle perplessità, su quella che poteva essere stata la prima prigione di Moro, in relazione all'inchiesta del giornalista Zatti della Rai. Il reperto 777 sarebbe stato determinante per indicare la Loyola University di via Massimi. Ma, come già era stato segnalato dal gruppo 16 di marzo e poi in un post significativo pubblicato su insorgenze.net si è sostanzialmente smentito in modo evidente che il reperto 777 corrispondesse a Loyola University. La location era invece la prigione di Ascoli Piceno. Bisognerebbe sul punto chiedersi perchè Morucci avrebbe fatto quel disegno, per quale scopo, e chi gli aveva fornito i dettagli di quel sito carcerario. Altro discorso, è invece, la questione della prima prigione di Moro. Effettivamente non si può escludere che presso la Loyola University possa essere stata la prima temporanea prigione di Moro. Ma la cosa sconcertante è che si è passati dal parlare per alcuni giorni con tanto di s...

L'albero del Maj con la bandiera rossa

Savogna d'Isonzo/Sovodnje ob Soči

La sera del 30 aprile si eleva verso il cielo un palo, enorme. Il palo di maggio. Tradizione che assume sfumature e connotati diversi a secondo delle varie località. In alcune zone dell'Italia centrale si ricorda solamente la festa dei lavoratori, le conquiste operaie. Un palo con in cima una bandiera rossa. Ma non sempre è esclusivamente l'albero "comunista" o "socialista". In alcune zone, ove è presente la minoranza slovena, sorge questo albero nella tradizionale festa del Maj, da qui l'albero del Maj, simbolo di prosperità, di benessere, e che in alcuni casi accompagna i giovani dall'adolescenza verso la maggiore età. Tradizione pagana, laica, profana per alcuni e spesso questo albero sorge innanzi ad una Chiesa, quasi uno scherzo, qualcuno potrebbe pensare. Ma in realtà nei piccoli borghi la piazza principale del paese vede sempre la presenza di una chiesa e visto che quel palo sorge spesso nel piazzale principale, questa "sfida" è a dir poco inevitabile.
In cima a questo palo, immenso, sventola spesso, non ovunque, una bandiera rossa e spesso anche lacci con i colori della bandiera slovena. Quando vedi quella bandiera rossa sventolare, l'emozione per alcuni sarà certamente forte. Per altri, invece, l'indignazione non è da meno.
Doberdò del Lago/Doberdob

Rupa

Selz di Ronchi/Ronke

Gabria/Gabrije
Nonostante di comunista oggi vi sia poco, un poco che trova consolazione in quella bandiera, che ricorda il senso del primo maggio, primo maggio che da queste parti è stato anche non solo il giorno della festa dei lavoratori, dei comunisti, degli operai, ma anche il giorno della liberazione dal nazifascismo grazie ai partigiani jugoslavi. Ed è per questo che quell'albero viene visto con sospetto se non con odio dai soliti noti. 
Da Selz di Ronchi a Doberdò, da Gabria a Savogna d'Isonzo, e così via camminando per alcuni Comuni dell'Isontino o sobborghi o quartieri ove tale tradizione è ancora viva, quell'albero di Maggio con la bandiera rossa non è una semplice tradizione secolare, ma il simbolo del riscatto dei lavoratori dall'oppressore, e se poi questo riscatto è coinciso con la liberazione di Trieste e Gorizia dall'occupante nazifascista, qualcuno, suo malgrado, dovrà pur farsene una santa o non santa ragione. 


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