Go2025 altro che capitale europea della cultura, chiamatela capitale europea dei Casinò

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  Il 2025 è l'anno della Slovenia per il titolo della capitale europea della cultura, che verrà condiviso, tra la città di Nova Gorica e la confinante italiana, Gorizia. Dunque, non è Gorizia ad essere capitale europea della cultura, come frettolosamente qualche media tende a comunicare, ma Nova Gorica. Un progetto nato diversi anni addietro, che ha avuto delle difficoltà, dei ripensamenti, come il progetto della piazza Transalpina che ne sarebbe uscita stravolta rispetto al contesto storico ed urbanistico nel quale è inserita, ci sono dei lavori pubblici che lasceranno il segno, come è normale che sia, tanto di qua, quanto di là, ma nulla di così stravolgente, forse è più la città di Gorizia ad averne approfittato rispetto a Nova Gorica in materia di lavori pubblici con il rinnovamento della piazza della Transalpina e della Casa Rossa, che Nova Gorica stessa. Ci saranno degli eventi come è normale che sia, il programma è ampio , anche se il sistema ricettizio locale non è all...

Quando Ronchi “dei Legionari” era semplicemente Ronchi


In particolar modo nel periodo Veneziano ed Asburgico a Ronchi, forse per essere distinta da altri Comuni italiani che probabilmente si chiamavano Ronchi, venne aggiunta la denominazione di Monfalcone, per poi diventare Ronchi “dei Legionari” . Il 17 maggio del 1924 il Consiglio Comunale a maggioranza fascista di Ronchi si riunisce in seduta straordinaria e delibera di nominare Benito Mussolini «cittadino onorario di Ronchi di Legionari» per sollecitare il cambio di denominazione, come voluto nel 1923, ed il il 2 novembre del 1925, con il Regio Decreto firmato da Rocco e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n° 283 del 5 dicembre, il governo ufficializzò il nome «Ronchi dei Legionari».
E' interessante notare, dalla visione di alcuni documenti dell'epoca, in particolar modo del 1921, quindi quando Ronchi passò sotto il dominio italiano, ed era ancora Ronchi di Monfalcone,che sia i timbri ufficiali che le marche da bollo riportavano la semplice dicitura Ronchi.






Ma anche quando era sotto il dominio austriaco, si usava, da buona parte dei ronchesi, chiamare Ronchi, semplicemente Ronchi e non Ronchi di Monfalcone.

Ciò perché probabilmente  l'aggiunta di Monfalcone ( a Ronchi), dava un senso, una rappresentazione non reale delle cose, non esprimeva il vero sentimento dei ronchesi, perché i ronchesi non si sentivano di appartenere a Monfalcone, ma di essere semplicemente di Ronchi, in piena armonia con il loro essere Comune autonomo.


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