Go2025 altro che capitale europea della cultura, chiamatela capitale europea dei Casinò

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  Il 2025 è l'anno della Slovenia per il titolo della capitale europea della cultura, che verrà condiviso, tra la città di Nova Gorica e la confinante italiana, Gorizia. Dunque, non è Gorizia ad essere capitale europea della cultura, come frettolosamente qualche media tende a comunicare, ma Nova Gorica. Un progetto nato diversi anni addietro, che ha avuto delle difficoltà, dei ripensamenti, come il progetto della piazza Transalpina che ne sarebbe uscita stravolta rispetto al contesto storico ed urbanistico nel quale è inserita, ci sono dei lavori pubblici che lasceranno il segno, come è normale che sia, tanto di qua, quanto di là, ma nulla di così stravolgente, forse è più la città di Gorizia ad averne approfittato rispetto a Nova Gorica in materia di lavori pubblici con il rinnovamento della piazza della Transalpina e della Casa Rossa, che Nova Gorica stessa. Ci saranno degli eventi come è normale che sia, il programma è ampio , anche se il sistema ricettizio locale non è all...

La foiba nella cultura popolare da Pisino a Ronchi

"Con il termine foiba, che deriva dal latino fovea, vengono chiamati gli inghiottitoi naturali tipici delle aree carsiche; tali abissi si prestano assai bene a far scomparire in maniera rapida oggetti di dimensioni anche notevoli nelle zone in cui la natura rocciosa del terreno rende problematico lo scavo. In tal senso nella Venezia Giulia (ex province di Trieste, Gorizia, Pola e Fiume) le f. vennero largamente utilizzate durante la Seconda guerra mondiale e nel dopoguerra, per liberarsi dei corpi di coloro che erano caduti a causa degli scontri tra nazifascisti e partigiani". Così la Treccani.
Ma la foiba ha fatto parte in tempi non sospetti e con un certo cinismo o sarcasmo del testo di alcune canzoni, poesie proprie della "cultura" popolare.
Pisino (in croato Pazin) in Croazia, nel 1925 vi era un testo di una canzone patriottica "italiana" nei cui versi così faceva: "fioii mii, chi che ofende Pisin, la pagherà:In fondo alla foiba finir el dovarà". Od ancora, in un libro del 1919, una poesia così : " A Pola xe l'Arena la Foiba xe a Pisin che i buta zo in quel fondo chi ga zerto morbin".



Superando la Croazia, oltrepassando la Slovenia, si giunge in Friuli Venezia Giulia, a Ronchi, cuore della Bisiacaria, dove vi è un passaggio di una nota canzone, Jukei lì, Jukei là, che si balla nella cantada di Vermegliano, l'unica canzone tra le altre cose che viene ballata, con un ritmo particolare che coinvolge tutta la piazza, ritmo allegro pur raccontando una storia tragica, " Il cadavere crepato fu buttato in una foiba e sior Toni con una fionda un bel clap gli tirò".

Marco Barone 

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