Il Commissario Calabresi ucciso per le indagini sul NASCO di Aurisina, altro che "lotta continua"

La realtà viene sbattuta in faccia, e poi, le manipolazioni storiche determinate dal sistema, contribuiscono a costruire il puzzle delle verità di comodo alle quali ancorare il dogma di Stato. L'uccisione del Commissario Calabresi, dal punto di vista processuale, è imputata alla "vendetta politica" per la morte dell'anarchico Pinelli. L'incastro perfetto con i colpevoli perfetti. Se non fosse che l'omicidio del Commissario avvenne solo due giorni dopo la sua presenza a Trieste. Su ciò già alcuni storici e critici hanno sostenuto la tesi che qui si ribadisce, ovvero che il Commissario non è stato ucciso per la vicenda Pinelli, quella fu la copertura perfetta, in un contesto storico dove i depistaggi erano la normalità, Peteano docet. Calabresi venne ucciso perchè mise il naso dove non doveva ficcarlo. Sul Nasco di Aurisina e ciò che vi poteva essere collegato, a partire dalla rete GLADIO  di cui ancora non si sapeva l'esistenza.  Come ricorda un noto artico...

FVG: Unione dei Comuni, a che punto siamo?


Con la legge Regionale 2006 n° 1 si è introdotto in Friuli Venezia Giulia l'unione dei Comuni. Enti locali costituiti da Comuni territorialmente contermini, per l'esercizio congiunto di funzioni, competenze e servizi, tra le quali devono essere comprese, all'atto della costituzione, almeno quattro tra finanza e contabilità;tributi;commercio e attività produttive; urbanistica;servizi tecnici;gestione del personale;polizia municipale. La loro durata non è inferiore ai sei anni e può essere rinnovata. Tra le norme più rilevanti vi è quella che vuole che i Comuni costituiti in unione possano definire con deliberazione consiliare la quota annua delle proprie entrate da versare all'unione per l'esercizio delle funzioni a essa attribuite. Ma anche quella che affida alle unioni di Comuni gli introiti derivanti dalle tasse, dalle tariffe e dai contributi sui servizi a esse direttamente affidati. Esistono anche dei finanziamenti a cui possono accedere come previsti dal Piano di valorizzazione territoriale .Gli indici più rilevanti sono i criteri dimensionali. Per quelle costituite da due Comuni non montani almeno uno dei due Comuni partecipanti deve avere popolazione pari o superiore a 1.500 abitanti, mentre nelle unioni di Comuni costituite da due Comuni interamente montani almeno uno dei due deve avere popolazione pari o superiore a 500 abitanti; per quelle costituite da tre o più Comuni non montani la popolazione complessiva deve essere superiore a 3.000 abitanti, mentre nelle unioni di Comuni costituite da tre o più Comuni interamente montani la popolazione complessiva deve essere superiore a 1.000 abitanti. Ma ad oggi solo le seguenti realtà hanno provveduto ad associarsi nell'Unione dei Comuni:


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