Operazione nostalgia jugoslava con il Galeb di Fiume un viaggio nel tempo in un mondo difficile
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Come è noto il giardino estivo "Excelsior" salvo imprevisti sarà soggetto ad interventi di riqualificazione. E ciò non può che essere positivo purché, a parere dello scrivente, se ne mantenga intatta, invariata, la fisionomia, il disegno oltre anche ad alcune sezioni della pavimentazione sopravvissute ad 79 anni di vissuto. Mi riferisco in particolar modo alla pavimentazione che riporta la data del 1946 e quella che invece ritrae un sassofonista ed una coppia intenta a ballare. Disegno d'ispirazione evidentemente tradizionalmente made in USA con nessun precedente nel nostro Territorio.
Grazie alla preziosa collaborazione del personale del Comune di Ronchi ho avuto la possibilità di visionare nell'archivio il fascicolo storico della progettazione del giardino estivo Excelsior. Dalle carte risulta che il progetto del giardino è stato depositato al Comune di Ronchi, amministrato in quel tempo dal GMA, il 7 marzo del 1946 da parte dell'ingegnere Giovanni Augelli noto a Ronchi anche per altri interventi importanti, come il cinema Rio il cui progetto venne invece presentato all’ufficio tecnico del Comune di Ronchi, tre anni dopo, il 18 giugno del 1949. Il fascicolo del progetto del giardino Excelsior contiene diversi prospetti del parco, di cui se ne poteva apprezzare l'eleganza, lo stile e la bellezza nonché alcuni bellissimi arabeschi. Da osservare che nel progetto originale depositato al Comune di Ronchi non emergeva però il disegno del sassofonista con i due ballerini. Da notare, altresì, che il 7 marzo del 1946 fu una data importante per la nostra regione, poiché fu il giorno in cui la Commissione interalleata degli esperti chiamati a pronunciarsi sulle questione delle contese territoriali italo-jugoslave, giunse a Trieste.
Si tratta di un giardino nato nell'immediatezza della fine della seconda guerra mondiale pensato per restituire alla comunità quella voglia di rinascita e riscatto dopo anni di devastazione. Si era nel 1946, quando Ronchi si trovava nel periodo così detto di mezzo, passando dalla liberazione dal nazifascismo, all'amministrazione del GMA il governo militare alleato che amministrò questo territorio fino al 15 settembre del 1947. Il 21 settembre del 1945 il GMA, per il tramite del Tenente Colonnello Commissario di Zona, Armstrong, nominò come presidente del Comune di Ronchi, Tambarin sotto la cui vigenza vide la luce il giardino "Excelsior". Si tratta di una testimonianza storica importantissima, unica, per la memoria del nostro Territorio. Un giardino le cui foto storiche lo ricordano circondato da eleganti sedie e tavolini con un piccolo palco che ospitava i vari spettacoli ed eventi che per anni hanno tenuto banco nel centro cittadino ronchese. Questo pezzo di storia va certamente salvaguardato come bene culturale, soprattutto per preservare anche quei contorni ed elementi che ne costituiscono beni meritevoli di salvaguardia, ed irripetibili, come appunto le sezioni della pavimentazione ancora oggi rimaste intatte e sopravvissute al tempo, già citate in precedenza. Sono beni culturali le cose immobili e mobili appartenenti allo Stato, alle regioni, agli altri enti pubblici territoriali, nonché ad ogni altro ente ed istituto pubblico e a persone giuridiche private senza fine di lucro, ivi compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico. Il procedimento di verifica dell’interesse culturale può essere attivato per le cose appartenenti allo Stato, alle regioni, agli altri enti pubblici territoriali, ad ogni altro ente ed istituto pubblico, a persone giuridiche private senza fine di lucro compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, la cui esecuzione risalga ad oltre 70 anni.I procedimenti di verifica dell’interesse culturale e di dichiarazione dell’interesse culturale possono essere avviati su istanza di parte (ovvero su richiesta dei singoli proprietari), oppure possono essere avviati d’ufficio della Soprintendenza. Fino alla conclusione del procedimento, le cose che ne sono oggetto sono sottoposte a specifiche misure di tutela, in via cautelare. Si ritiene che questa procedura possa essere perseguita per salvaguardare il bene in questione meritevole sicuramente di tutela e salvaguardia oltre che della giusta valorizzazione, in questa disciplina vi rientrano anche ville, parchi e giardini che abbiano interesse artistico o storico; pubbliche piazze, vie, strade e altri spazi aperti urbani di interesse artistico o storico, per esse vige la presunzione di interesse culturale fino a
quando non sia stata effettuata la verifica da parte del Ministero per i
beni e le attività culturali.
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