Cosa è rimasto del primo maggio nazionale a Monfalcone?

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Si parlava di Gorizia, della storia del suo confine, anche se si era a Monfalcone, che non ha avuto alcun muro nel corso della sua storia, ma solo un confine con Duino, quando si dovevano scegliere le sorti del territorio con la questione del TLT osteggiata tanto dall'Unione Sovietica, quanto dagli americani. Altri tempi, altre storie, nella storia. Ma come è risaputo la scelta di Monfalcone per il primo maggio 2024 è stata logistica ed un ripiego rispetto alla scelta principale di Gorizia in vista della capitale europea della cultura 2025. Una piazza della Repubblica gremita di militanti sindacali, tanti provenienti dal vicino Veneto e anche dal resto d'Italia, tante bandiere, ci si aspettava forse una partecipazione più importante della rappresentanza dei lavoratori immigrati della Fincantieri. Scesero in piazza in 6 mila per rivendicare il diritto a pregare. Il diritto sul lavoro e le questioni del lavoro non sono sicuramente meno importanti, anzi, tutto parte da lì. E gli i

Quelle tensioni sul confine tra americani e jugoslavi


Anno 1945, l'esercito di liberazione jugoslavo si era ritirato dai territori liberati il primo maggio del 1945 e poi occupati e amministrati fino al 12 giugno di quell'anno con le vicende storiche ben note. La situazione al confine era tesa, tanto che verso la metà di dicembre del 1945 si registrarono degli scontri tra jugoslavi e americani. Si raccontava ad esempio dell'uccisione di un Maggiore americano, si raccontava che a Tolmino due ufficiali americani, mentre andavano a caccia, vennero respinti dai partigiani di Tito. Nella notte dal 14 al 15 dicembre — sempre secondo l' agenzia d'informazione americana — si erano presentati al posto di guardia presso il ponte di Lucinico circa trecento soldati di Tito, armati. Tre soldati americani di guardia al posto di blocco informavano telefonicamente della critica situazione i comandi superiori Nella velina si legge che "sopraggiungevano immediati rinforzi che si aggiravano su una cinquantina di individui. Disarmati gli aggressori, questi erano inviati a Gorizia in stato d'arresto ove si trovano in attesa di provvedimenti".  Insomma, situazioni di provocazioni reciproche, ben ricordandosi che durante il governo del GMA, tra il 1945 ed il 1947 avvennero centinaia di episodi di aggressioni, attentati, verso comunisti, antifascisti, partigiani, sindacati, sedi di giornali e di partito, rimaste pressoché impunite se non addirittura favorite sotto il comune denominatore del nemico "comunista". Altri tempi, si dirà,eppure vedendo quello che sta accadendo tra NATO e Russia, è facile capire cosa accadde in quel tempo qui, in questo territorio, che ha subito non una ma ben due guerre mondiali.

mb

 


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