Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Mettere l'Egitto nella lista rossa, come paese non sicuro, per il coronavirus, è boom di casi, ma quanti quelli nascosti?

Dopo il Sudafrica è l'Egitto il Paese africano con un boom di casi di coronavirus.  Il Ministero della Salute ha dichiarato  che sono stati rilevati 131 nuovi casi di virus Corona, portando il numero totale di casi confermati a 95.006. In una dichiarazione, il portavoce del ministero della Salute Khaled Megahed ha affermato che 21 pazienti sono morti a causa del virus nelle ultime 24 ore, portando il bilancio delle vittime a 4.951. Numeri importanti, ma il quadro è certamente peggiore. Se già in Italia non si riesce a sapere quanti siano realmente i casi reali, figurarsi in Egitto, un Paese retto da una dittatura che ha tutti gli interessi di nascondere al mondo la vera portata dell'emergenza che sta mandando in tilt il sistema sanitario già ai limiti della sopravvivenza, in un Paese dove la povertà è ai massimi livelli. L'Europa dovrebbe mettere quanto prima l'Egitto nella lista rossa, come Paese non sicuro, per il coronavirus. Si riuscirà a fare questo passo? O si continuerà a fare finta di niente? Tenendo conto che i collegamenti tra il Cairo e l'Europa stanno incrementando, a partire dall'Italia. Dal 15 agosto, intanto, i cittadini stranieri intenzionati a recarsi in Egitto dovranno dotarsi di un certificato di test PCR (tampone) negativo al COVID-19, effettuato non più di 72 ore prima dell'arrivo. Da ricordare che a partire dal 1 di luglio sono ripresi i voli internazionali, inclusi alcuni charter diretti nelle località turistiche di tre Governatorati: South Sinai (compreso Sharm el Sheikh), Red Sea (Hurghada, Marsa Alam e altre localita'), Marsa Matrouh . La compagnia aerea Egyptair opera alcuni voli settimanali  sulle due destinazioni di Roma Fiumicino e Milano Malpensa.

 

mb

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