Si parlava di Gorizia, della storia del suo confine, anche se si era a Monfalcone, che non ha avuto alcun muro nel corso della sua storia, ma solo un confine con Duino, quando si dovevano scegliere le sorti del territorio con la questione del TLT osteggiata tanto dall'Unione Sovietica, quanto dagli americani. Altri tempi, altre storie, nella storia. Ma come è risaputo la scelta di Monfalcone per il primo maggio 2024 è stata logistica ed un ripiego rispetto alla scelta principale di Gorizia in vista della capitale europea della cultura 2025. Una piazza della Repubblica gremita di militanti sindacali, tanti provenienti dal vicino Veneto e anche dal resto d'Italia, tante bandiere, ci si aspettava forse una partecipazione più importante della rappresentanza dei lavoratori immigrati della Fincantieri. Scesero in piazza in 6 mila per rivendicare il diritto a pregare. Il diritto sul lavoro e le questioni del lavoro non sono sicuramente meno importanti, anzi, tutto parte da lì. E gli i
Ottieni link
Facebook
Twitter
Pinterest
Email
Altre app
Il lockdown dell'Italia verso la minoranza italiana in Slovenia e Croazia
Ottieni link
Facebook
Twitter
Pinterest
Email
Altre app
-
Se c'è una cosa che è emersa con forza e in modo sconcertante, durante il famigerato lockdown, ovvero confinamento, è che la minoranza italiana in Slovenia e Croazia, per le istituzioni italiane, non sembrano contare molto. Del caso di Radio Capodistria se ne è discusso, al momento tutto è sospeso, ma è ben chiaro che dalle parti della Slovenia c'è chi sogna un ridimensionamento della radio ponte tra la minoranza italiana in Slovenia e la nazione madre quale l'Italia. Vogliono confinarla all'interno di una manciata di Comuni sloveni dove è presente la minoranza italiana. Nulla di più. Della situazione del bilinguismo se ne parla da tempo, bello e buono quello di facciata, ma concretamente la pratica dell'ostruzionismo è spesso la normalità. Scrivevo che era necessario valutare la realizzazione dell'osservatorio in Italia per monitorare e salvaguardare lo stato dei diritti della minoranza italiana in Slovenia e Croazia. Una proposta simile è stata fatta in questi giorni dal deputato della Comunità nazionale italiana, Felice Žiža. L'unico che è riuscito ad incontrare, anche con estrema difficoltà, il nostro attuale ministro degli esteri quando ha incontrato il suo collega sloveno. E non è che sia riuscito poi ad ottenere molto sul fronte della riapertura dei confini. Fumo e poca carne. In Italia manca la stessa sensibilità che c'è da parte della Slovenia verso la rispettiva minoranza autoctona. C'è una sorta di lockdown verso la minoranza italiana in Slovenia e Croazia. Quanto constatato con rammarico da Stefano Lusa nel suo editoriale dove evidenzia che non c'è stata la volontà di incontrare la delegazione al completo della minoranza italiana, lascia intendere il grado della sensibilità che c'è da parte di Roma. Ai minimi storici probabilmente. Forse dall'Italia dovrebbero imparare qualcosa da Lubiana sul punto. Bisogna chiedersi il perchè di questa scarsa attenzione. Poi far sentire la propria solidarietà quando il dado è tratto non serve a nulla, non servono Ponzio Pilato di turno, ma Istituzioni sensibili e attente ai diritti delle nostre minoranze. Dimenticarsi delle minoranze, significa rinnegare la nostra storia e parte della nostra identità. Non esistono italiani di seriea e serieb, ma a quanto pare per qualcuno sì.
Il 13 novembre in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale della Gentilezza, nata da una conferenza del 1997 a Tokyo e introdotta in Italia dal 2000. Per questa propongo una storia per le classi di scuola primaria. La storia che segue, ambientata a Trieste, ha per protagonisti tre supereroi ed una nonna, Rosellina. Il disegno è stato fatto in una classe di una scuola dove la storia è stata letta. mb I tre supereroi e la nonnina Rosellina C’era una volta, anzi no. C’erano una volta tre supereroi. Avete presente quelli con i super poteri che si vedono nei film? Nei cartoni animati? Nei fumetti? Sì, proprio loro. E si trovavano in una bellissima città italiana, Trieste. Non erano mai stati prima a Trieste. Rimasero stupiti nel vedere quanto era lungo il molo sul mare, e quanto era enorme la piazza con due alberi di due navi dove sventolavano le bandiere, ogni tanto. Dopo essersi fatti un selfie sul molo Audace che è costruito sui resti di una vecchia n
Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione? La matematica non è una opinione qualcuno disse... 1) per un calcolo della superficie e della capienza, il limite preso di misura è un numero di 4 persone/mq, 2) Piazza del Popolo ha una metratura di di 17.100 mq con una capienza massima e teorica di 68.400 ; 3) Piazza san Giovanni ha una superficie di 39.100 mq, con una capienza totale, quindi, di 156.000 persone. Direi che è arrivato il momento di non dare più i numeri... Marco B. MANIFESTARE A ROMA, QUANDO I PARTITI DANNO I 'NUMERI' - La fisica, con il principio della impenetrabilità dei solidi, insegna che due oggetti non possono occupare lo stesso spazio. Eppure c'é chi ritiene che questo classico teorema non si applichi alle persone, soprattutto se convocate in un determinato luogo ad esprimere pubblicamente la loro opinione politica. Fuor di metafora: quando si tratta di conteggiare i partecipanti alle manifestazioni, i partiti "danno i numeri"
Bruxelles, come è noto, è sede delle più importanti istituzioni dell'Unione Europea. Una città affascinante, particolare, simbolo dell'alta borghesia, dove architettura moderna e tradizionale cercano, con poco successo, di convivere. L'Unione Europea rivendica spesso principi che ruotano intorno alla dignità delle persone, no alla donna oggetto, penso per esempio alla Risoluzione sulla discriminazione della donna nella pubblicità del 1997 al cui punto 10 si scriveva testualmente che il Parlamento europeo invita il settore della pubblicità a rinunciare in concreto e interamente a sminuire la donna a oggetto sessuale dell'uomo attraverso espedienti tecnici e raffigurazioni immaginose come il ridurre il ruolo femminile alla bellezza fisica e alla disponibilità sessuale . Certo, comprensibile. Ma a pochi minuti dal Parlamento europeo esiste un vero e proprio quartiere a luci rosse. Esistono anche agenzie di escort, club privati-scambisti, e donne in vetr
Commenti
Posta un commento