Cosa è rimasto del primo maggio nazionale a Monfalcone?

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Si parlava di Gorizia, della storia del suo confine, anche se si era a Monfalcone, che non ha avuto alcun muro nel corso della sua storia, ma solo un confine con Duino, quando si dovevano scegliere le sorti del territorio con la questione del TLT osteggiata tanto dall'Unione Sovietica, quanto dagli americani. Altri tempi, altre storie, nella storia. Ma come è risaputo la scelta di Monfalcone per il primo maggio 2024 è stata logistica ed un ripiego rispetto alla scelta principale di Gorizia in vista della capitale europea della cultura 2025. Una piazza della Repubblica gremita di militanti sindacali, tanti provenienti dal vicino Veneto e anche dal resto d'Italia, tante bandiere, ci si aspettava forse una partecipazione più importante della rappresentanza dei lavoratori immigrati della Fincantieri. Scesero in piazza in 6 mila per rivendicare il diritto a pregare. Il diritto sul lavoro e le questioni del lavoro non sono sicuramente meno importanti, anzi, tutto parte da lì. E gli i

Coronavirus, io resto a casa. Sta saltando lo stato di diritto. FAQ e conferenza stampa diventano legge



Ora è pandemia. L'OMS dopo la figuraccia colossale fatta con la dichiarazione dell'influenza suina, ora ha sicuramente recuperato credito. Poi, quando questa emergenza sarà finita tireremo le somme. L'Italia è stato il primo Paese occidentale ad omologarsi ai suoi suggerimenti diventate norme, salvo che per i lavoratori. Si è detto che se non si può garantire la distanza di sicurezza, devono indossare dei DPI, come le mascherine. Una marea di lavoratori italiani sono stati esposti a rischio contagio senza alcun strumento di protezione. Questa è la realtà dei fatti. In tutto ciò, in Italia, si è estesa la zona rossa a tutto il Paese, non esiste più la zona rossa, ma la zona protetta, l'Italia. Intanto, alle 18 di ogni giorno continua il bollettino di guerra. Drammatico. Ma, c'è un ma, da non poco conto. Ancora oggi non si sa se i morti conteggiati siano morti per coronavirus o siano morti per altre patologie ed è stata rilevata la presenza anche del coronavirus. E la differenza non è da poco conto. Nel dubbio, vengono conteggiati tutti come morti per coronavirus. In Italia sta saltando lo stato di diritto. Un DPCM attuativo di un decreto legge, con il quale si è estesa la zona rossa in tutta Italia, non prevede espressamente il divieto di uscire di casa, si parla di evitare, ed è una cosa diversa dal leggere è vietato, salvo il divieto assoluto, che è stato scritto, di uscire per chi è in quarantena o risultato positivo al virus. Però poi dei dubbi ti vengono. Perchè lo spirito del decreto sarebbe quello del divieto. Lo spirito. Insomma, non si è stati in grado di scrivere una cazzo di norma in modo chiaro, tassativo e certo. Incredibile? No. Siamo in Italia. E cosa sta succedendo? Che sono le FAQ e le conferenze stampa a dettare legge. In teoria  nel testo normativo governativo non è stato scritto che è vietato uscire di casa per farsi una passeggiata,salvo per il divieto assoluto previsto per chi in quarantena o risultato positivo a virus, non siamo agli arresti domiciliari, non è evasione. Non si può pensare che una persona fino al 3 aprile, (se tutto va bene) debba rimanere 24 ore al giorno chiusa in casa e non potersi fare neanche una cazzo di passeggiata. E farsi una passeggiata non significa che si vanno a fare assembramenti. Qui la gente impazzisce. Non regge. E intanto se ne stanno sentendo di cotte e di crude. Addirittura è spuntato l'imperativo che anche per uscire di casa a piedi serve l'autocertificazione! Le conferenze stampa non sono fonte di diritto, in uno stato diritto. Se poi si vogliono conferire pieni poteri alle parole di una conferenza stampa o a delle FAQ che non sono contemplate da alcuna norma giuridica, che dire? Qualcuno ha detto che parlare di fascismo sanitario è troppo, è eccessivo. Va bene, non chiamiamolo fascismo sanitario, ma autoritarismo sanitario? Possiamo? Quello che sta mandando a farsi fottere lo stato di diritto? Sacrosanto tutelare la salute dei cittadini. Tutti devono fare la loro parte, ma non siamo in grado di fare delle regole come dio comanda, semplici, chiare, e comprensibili per tutti. Non sono tutti avvocati o magistrati in Italia.  Non siamo in grado di scrivere neanche in occasioni come queste delle norme conformi alle regole basilari della civiltà giuridica. E poi ci vantiamo nel mondo di essere la culla del diritto, ma di che?

mb

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