Via Sant'Ambrogio una via alla ricerca della sua identità

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Un tempo via del Duomo, o del Teatro, oggi via Sant'Ambrogio che porta lo stesso nome del duomo consacrato dopo i disastri della prima guerra mondiale nell'ottobre del 1929, pur senza il campanile che dovette attendere la fine degli anni '50 per essere battezzato. Una via che nel corso della sua storia è sempre stata da transito di merce e persone e che è diventata negli ultimi tempi il teatro dello scontro identitario di una Monfalcone alla ricerca del proprio equilibrio sociale. Perchè è evidente che a Monfalcone, terra di passaggio, da quando è diventata grazie ai Cosulich città dei cantieri, per questo contesa dal regno d'Italia all'Austria, per privarla dei suoi cantieri insieme al porto triestino, ha conosciuto quelle dinamiche proprie delle città portuali. Gente che viene, gente che va. Approdo e partenza di nuove identità. Dal Sud Italia, all'Asia, passando da quel centinaio di nazionalità che a Monfalcone stanno cercando il proprio equilibrio, ognuna ne

Iniziano a mobilitarsi anche gli egiziani in Europa per chiedere le dimissioni di Al Sisi


In Egitto la reazione delle autorità non si è fatta attendere. Decine di arresti, contro quelle manifestazioni spontanee di piazza, nate dopo la rivelazione dei segreti di Mohamed Ali. Si chiede di scendere in piazza tutti i venerdì, ma c'è chi già vuole scendere in piazza anche i martedì, per iniziare a costruire quella rivolta che dovrebbe portare a un milione di persone in piazza per rovesciare la dittatura di Al Sisi. Non ci saranno mezzi termini su questa vicenda.
O la repressione sarà brutale, perchè il regime possa blindare ancora di più la sua dittatura, oppure si aprirà un periodo di caos che effettivamente può portare alla caduta di Al Sisi, cosa auspicata da tanti, specialmente da chi vuole una società con diritti, libertà e rispetto dei diritti umani. Intanto, mentre c'è chi cerca di negare o minimizzare quello che sta accadendo in Egitto, perchè probabilmente teme che la propria amichetta dittatura possa crollare come un castello di sabbia, iniziano ad arrivare segnali di solidarietà con la scritta Sisi Out, che si sta diffondendo in tutto l'Egitto, dalla rete, ai più tradizionali volantini e manifesti, anche nelle città europee, come a Berlino, ad esempio. Comunque finirà questa storia, una cosa è certa, indietro non si potrà più tornare e questa dittatura è destinata a crollare.

mb

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