Cosa è rimasto del primo maggio nazionale a Monfalcone?

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Si parlava di Gorizia, della storia del suo confine, anche se si era a Monfalcone, che non ha avuto alcun muro nel corso della sua storia, ma solo un confine con Duino, quando si dovevano scegliere le sorti del territorio con la questione del TLT osteggiata tanto dall'Unione Sovietica, quanto dagli americani. Altri tempi, altre storie, nella storia. Ma come è risaputo la scelta di Monfalcone per il primo maggio 2024 è stata logistica ed un ripiego rispetto alla scelta principale di Gorizia in vista della capitale europea della cultura 2025. Una piazza della Repubblica gremita di militanti sindacali, tanti provenienti dal vicino Veneto e anche dal resto d'Italia, tante bandiere, ci si aspettava forse una partecipazione più importante della rappresentanza dei lavoratori immigrati della Fincantieri. Scesero in piazza in 6 mila per rivendicare il diritto a pregare. Il diritto sul lavoro e le questioni del lavoro non sono sicuramente meno importanti, anzi, tutto parte da lì. E gli i

Il cavallo di Troia con cui introdurre la regionalizzazione della scuola



Hanno bisogno di introdurre la regionalizzazione della scuola attraverso un concetto che possa essere comunemente accettato dai più. Chiamalo se vuoi, il cavallo di Troia, l'inganno, con il quale si spalancheranno le porte alla regionalizzazione della scuola. L'idea di fondo è quella,attraverso il salario accessorio regionale, di incentivare gli insegnanti che operano in aree disagiate o che lasciano cattedre vuote perchè, essendo spesso del Sud, facendo due conti in tasca, non hanno convenienza ad operare nella regione del Nord dove sono stati chiamati ad operare. Si parte con l'incentivo differenziato regionale, finalizzato ad incentivare una categoria mirata di docenti, per poi, una volta accettato e legittimato il concetto della regionalizzazione, fare quello per cui la regionalizzazione è stata pensata. Regione che andrai, sistema scolastico che troverai. Sarà interessante vedere come gli autoctoni che operano nelle regioni "incentivate" reagiranno rispetto ai colleghi foresti che eventualmente verranno incentivati. Ne vedremo delle belle. Il tutto in un contesto che va sicuramente ripensato. E' sicuramente giusto dare priorità al territorio, ma senza minare l'unicità del sistema scolastico italiano nella sua universalità. La regionalizzazione della scuola, come concepita, difficilmente riuscirà a non compromettere l'unicità del sistema scolastico universale italiano. Altrimenti, che regionalizzazione sarebbe? Hanno bisogno di introdurla con gradualità questa riforma, che segue il concetto di autonomia scolastica degli anni '90 che sicuramente ha spalancato le porte a questo tipo di visione di società scolastica differenziata.
mb

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