Cosa è rimasto del primo maggio nazionale a Monfalcone?

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Si parlava di Gorizia, della storia del suo confine, anche se si era a Monfalcone, che non ha avuto alcun muro nel corso della sua storia, ma solo un confine con Duino, quando si dovevano scegliere le sorti del territorio con la questione del TLT osteggiata tanto dall'Unione Sovietica, quanto dagli americani. Altri tempi, altre storie, nella storia. Ma come è risaputo la scelta di Monfalcone per il primo maggio 2024 è stata logistica ed un ripiego rispetto alla scelta principale di Gorizia in vista della capitale europea della cultura 2025. Una piazza della Repubblica gremita di militanti sindacali, tanti provenienti dal vicino Veneto e anche dal resto d'Italia, tante bandiere, ci si aspettava forse una partecipazione più importante della rappresentanza dei lavoratori immigrati della Fincantieri. Scesero in piazza in 6 mila per rivendicare il diritto a pregare. Il diritto sul lavoro e le questioni del lavoro non sono sicuramente meno importanti, anzi, tutto parte da lì. E gli i

Un mondo allo sfascio




Notre Dame brucia. Il mondo piange, si è letto, si è scritto, si è detto. Una corsa di miliardari per raccogliere milioni e milioni di euro per tirarla su a nuovo, in cinque anni dice Macron. Hanno raccolto tanti di quei soldi in poche ore che forse di Notre Dame ne potrebbero costruire a doppioni. La Fenice di Venezia è risorta dalla sue ceneri, Londra, si è ripresa alla grande dal devastante incendio del 1666, come Roma e come tante altre località e luoghi che nel corso della storia hanno preso fuoco. Notre Dame brucia in un mondo alla sfascio. A scuola ci sono bambini che dicono che quando saranno grandi riapriranno Auschwitz, i forni. Nelle scuole, in qualsiasi grado, i sentimenti di odio e razzismo, inconsapevole o meno, esistono. Una società sempre più violenta, cinica, senza punti di riferimento, senza valori. Un mondo dove milioni e milioni sono le persone che continuano a crepare di fame, o per mancanza di cure, ma qui non si registrano corse di miliardari per frantumare le diseguaglianze, perchè i miliardari hanno bisogno delle diseguaglianze per esercitare le loro ricchezze. Per navigare nell'oro.
Un mondo che per la prima volta vede i buchi neri, ma calpesta la povertà, con la cecità dell'indifferenza.Un mondo che si prepara ad andare su Marte ma chiude i porti per i migranti che fuggono da terre depredate dall'Occidente. E si chiude ancora in stupidi confini e vigliacchi muri. Un mondo che è sul punto di non ritorno per le devastazioni ambientali,che rischia l'estinzione,ma pare essere più interessato dell'estinzione dei dinosauri.Un mondo dove razzismi, fascismi e nazismi, sono sempre dietro l'angolo pronti all'agguato, dove i diritti umani sono calpestati con brutalità, e dove la speranza di ribaltare tutto,c'è, è viva.
Ma al momento non riesce ad uscire dal tunnel nel quale siamo entrati. Un mondo che vuole nuovi eroi, ma le nuove generazioni, quelle libere e consapevoli, gli eroi non li vogliono, li respingono, appartengono ad un secolo disconosciuto, un mondo dove si discute ancora come se si fosse ai tempi di Adamo ed Eva, non capendo che le nuove generazioni di Adamo ed Eva non sanno neanche chi fossero e se ne infischiano, nel bene e nel male.Notre dame brucia. Monumento laico e religioso che necessitava di cure, i soldi non si trovavano, si è faticato a reperire le risorse necessarie. Si parlava di lavori quasi decennali per rimetterla a nuovo, prima del grande incendio. E come sempre, si comprende l'importanza della bellezza e del tesoro a portata di mano solo quando rischia questo di diventare cenere. E non sempre dalle ceneri si risorge.

mb

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