Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

Immagine
Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Se i 46 aeroporti italiani fanno in un anno gli stessi voli che fanno i soli aeroporti di Atlanta e Pechino


Sono, tanti? Sono pochi? Dovrebbero essere di più? Sono 46 gli aeroporti italiani aperti al traffico commerciale. Nella top ten per passeggeri, in quelli italiani,  i prime cinque si trovano nel nord, due sono quelli di Roma, Catania, Napoli e Palermo per il sud. L'aeroporto di Ronchi è il primo in Italia sotto la soglia di 1 milione di passeggeri. Abbiamo scali, come quello di Taranto che muove 365 passeggeri,Foggia 522, quello che ne muove di più è Roma Fiumicino con 42.995.119 per un totale complessivo annuale di circa 185.681.351. Cioè quanto fanno in totale l'aeroporto di Atlanta e Pechino, che insieme a quello di Dubai si contendono il primato per il traffico passeggeri nel mondo. 46 aeroporti. Ci sono regioni che ne hanno più di uno, altre, come Molise e Basilicata, neanche uno. Una volta volare con l'aereo era una cosa per ricchi, oggi, per fortuna, è un mezzo accessibile non a tutti ma ai più. Si può fare di più, si deve fare di più, ma sicuramente andrebbe rivista la rete aeroportuale italiana, che invece di fare sistema, pare farsi concorrenza, quando la concorrenza andrebbe fatta ad altri Paesi. A partire dal territorio, che spesso pare più subire gli aeroporti, con compensazioni a volte ai limiti dell'indecenza, che viverli come una vera e propria opportunità.

mb



Commenti

  1. L'unica scocciatura dell'aeroporto per me è il dover pagare il parcheggio, spesso hanno tariffe assurde. Solo a Bergamo ho risolto lasciando l'auto da Parking Orio che costa effettivamente meno.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Bruxelles e le vetrine hot