La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Circa 3.000 persone per Elisa a Ronchi madrina del Curling Bisiac. L'inverno ronchese prende il posto dell'agosto ronchese



Tutta questa gente insieme per un simile evento a Ronchi centro non la si vedeva forse da decenni, se non più. Il concerto acustico di Elisa, accompagnata alla chitarra dal marito Rigonat è stato un qualcosa di enorme per la cittadina bisiaca che probabilmente non era più abituata a simili iniziative. Giovani e meno giovani giunti da tutto l'Isontino, anche dal resto della regione, un gruppo consistente pure dal Veneto,  per lei. Che ha offerto una buona oretta di musica con i suoi più importanti successi a Ronchi, alla comunità bisiaca.
Un qualcosa di importante, di assolutamente non scontato. E che è stato apprezzato emergendo ancora una volta tutta l'autenticità di Elisa. Evento reso possibile soprattutto grazie all'opera di Ronchi Live, Giardino di Natale, di chi ha voluto il curling bisiac che è entrato nella sua sesta edizione e nuova dimensione con 48 squadre e più di 500 giocatori e nuova location. Oltre che del Comune che ha sostenuto Ronchi come città del curling bisiac. 3000 le persone affluite per Elisa. Forse anche qualcosa in più, ma oltre quella capienza anche a causa della pioggia, non si poteva andare. Ed è stato riempito ogni spazio praticabile. Un successo ed una grande emozione. Messaggi di Elisa per i più piccoli oltre che a sostegno della lotta contro la violenza sulle donne. E' evidente che il curling bisiac con gli eventi che lo accompagnano con il giardino di natale che caratterizza l'inverno ronchese ha effettivamente preso il posto dell'agosto ronchese oramai decaduto. Anno dopo anno si va sempre oltre, una marcia in più ed il format di quest'anno è stato notevole. Concerto aperto dalla bravissima Virginia De Lutti che farà sicuramente strada, e poi con Elisa, artista di fama internazionale che non necessita presentazioni, il tutto ha preso una strada enorme per questa iniziativa. Un format che se si riuscisse a mantenere in futuro, mescolando artisti emergenti con artisti affermati, farebbe dell'inverno ronchese con il curling bisiac un qualcosa di ancora più unico nella sua già acquisita genuinità.
Ora la palla o meglio la 'tomica passa al curling bisiac senza dimenticare che la nazionale italiana di Curling è arrivata dopo 40 anni sul podio agli europei con una medaglia di bronzo. Ultima annotazione non può che essere fatta alle Alci di Vermegliano, che con Donato, ha catturato l'attenzione di tutto il pubblico nonché anche di Elisa.  Donato, la mascotte delle Alci, è già entrata nel cuore del curling bisiac.

Marco Barone











fonte foto d'intestazione Lisa Miniussi

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