Dove c'erano in casoni del popolo oggi c'è il nulla

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  Dalle parti di Staranzano un tempo esistevano dei casoni, Casoni Quarantia, ne avevo scritto già in passato , oggi praticamente il nulla. Una vicenda durata decenni dove si è passati alla situazione di oggi, dove si possono intravedere ancora degli scheletri di qualche casone demolito, qualche barca abbandonata, qualche pontile e scalinata conquistata dalla vegetazione e il silenzio, dominante. Questa è stata forse una delle poche situazioni dove la causa ambientalista ha prevalso. Anche se degli interrogativi restano e si capirà nel tempo quale sia stato il vero scopo di tutto ciò, se restituire l'area alla natura, se sottrarla all'utilizzo di chi aveva i casoni per i posti barca, o chissà ancora. Area che era curata dai casoneri e che con il giusto supporto avrebbero potuto migliorare anche l'estetica e rendere maggiormente compatibile con la natura le architetture liquidate come abusive. Una vicenda che ha diviso il territorio, e che rimarrà oramai nei ricordi di ciò c...

Questione "baby gang" i Comuni abbandonati a se stessi.Si deve investire nel sociale, basta tagli

In Italia se da un lato si assiste all'esaltazione delle bellezze, dall'altro, giorno dopo giorno si è consolidato ed aggravato l'impoverimento sociale ed economico del Paese, anche in quello che una volta era il ricco NordEst e tra queste conseguenze vi è certamente il crescente fenomeno delle baby gang. I Comuni sono stati letteralmente abbandonati a se stessi, lo Stato è impotente perchè si è arreso o non ha mai investito realmente in tale ambito.

E si va da azioni repressive sanzionatorie pesanti a livello economico ad interventi di carattere penale. In alcuni casi si registrano interventi istituzionalizzati che coinvolgono i giovani, come le consulte giovanili dei Comuni, ma i giovani interessati da questi importanti processi sono una percentuale non certamente alta. Chi rimane fuori dai circuiti organizzati e sfugge agli interventi di carattere sociale, sono sempre un numero crescente, così come sempre più risicati  sono questi interventi, grazie ai tagli calati dall'alto dallo Stato, o si chiudono in casa nella loro realtà virtuale, o si organizzano in bande, in gruppo.

Le famiglie alle spalle? Misteri. Sicuramente alcuni di loro avranno problemi enormi, ma non tutti. Ognuno avrà una storia a se stante. Quali i progetti per togliere questi ragazzi dalla strada? Non è dato sapere. Quali i progetti per vivere eventualmente la strada in modo costruttivo e non distruttivo? Non è dato sapere. Se non si interviene in modo radicale e profondo questi ragazzi li perderemo per sempre. E la scuola in tutto ciò ha anche delle responsabilità, ma non si può scaricare tutto sulle spalle della sola scuola. Deve essere prima di tutto la comunità a farsi carico di questa situazione, a partire dal suo associazionismo vitale, perchè questo problema va affrontato principalmente dal punto di vista sociale, educativo, culturale.

I crimini compiuti dai minorenni e giovani adulti, cioè ragazzi fino ai 25 anni di età sono in costante crescita. Fino al 15 gennaio 2018 risultavano 13.417, minorenni e giovani adulti in carico agli Uffici di servizio sociale per i minorenni, In FVG sono 448. I delitti compiuti sono complessivamente quasi 40mila. Nel programma politico di Potere al Popolo sul punto si prevedono misure specifiche. Sono necessarie leggi che garantiscano risorse pubbliche certe a sostegno della produzione e distribuzione indipendente, dell’associazionismo culturale, dei luoghi della fruizione; nonchè la costruzione in tutti i quartieri delle nostre città  o nei vari Comuni, piccoli o medi, di una rete di spazi pubblici della cultura: luoghi di incontro, partecipazione, fruizione culturale, produzione, sperimentazione e formazione gestiti dal territorio.

Marco Barone

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