Cosa è rimasto del primo maggio nazionale a Monfalcone?

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Si parlava di Gorizia, della storia del suo confine, anche se si era a Monfalcone, che non ha avuto alcun muro nel corso della sua storia, ma solo un confine con Duino, quando si dovevano scegliere le sorti del territorio con la questione del TLT osteggiata tanto dall'Unione Sovietica, quanto dagli americani. Altri tempi, altre storie, nella storia. Ma come è risaputo la scelta di Monfalcone per il primo maggio 2024 è stata logistica ed un ripiego rispetto alla scelta principale di Gorizia in vista della capitale europea della cultura 2025. Una piazza della Repubblica gremita di militanti sindacali, tanti provenienti dal vicino Veneto e anche dal resto d'Italia, tante bandiere, ci si aspettava forse una partecipazione più importante della rappresentanza dei lavoratori immigrati della Fincantieri. Scesero in piazza in 6 mila per rivendicare il diritto a pregare. Il diritto sul lavoro e le questioni del lavoro non sono sicuramente meno importanti, anzi, tutto parte da lì. E gli i

Dai fulmini primordiali, a Zeus, a Dio. Quanto sopravviverà ancora la religione?

Zeus, figlio di Crono che a sua volta era figlio di Urano a sua volta figlio di Gaia o di Etere che risulterebbe essere figlio di Erebo che è figlio di Chaos. E poi il Dio di Michelangelo che si ispira all’immaginario storico di Zeus. Fin da quando esiste l’essere umano esiste il credo in un qualcosa di superiore. Un credo che doveva soddisfare quella mancanza di risposte che l’uomo ancora non riusciva a dare. Dai fulmini, come segno divino, ai terremoti, come segno di rabbia divina, ai maremoti e così via discorrendo in quella infinita prateria di miti e credenze. Come è stato giustamente osservato da più intellettuali noi oggi reputiamo per miti e credenze ciò che un tempo era la normalità. Era la divinità. Ciò grazie all’evoluzione, al progresso scientifico. Da sempre osteggiato dalle religioni. E’ ancora oggi inspiegabile, per tanti, che le religioni riescano a sopravvivere, ma arriverà il momento ove anche le religioni di oggi verranno considerate miti e credenze come noi consideriamo miti e credenze le divinità dell’Olimpo? 
Il Dio delle varie religioni di oggi, passando dal messia proprio, sarà come Zeus? E farà la fine di Zeus? La Bibbia, i Vangeli, il Corano, ed altri testi sacri, diventeranno una sorta di poema che ha attraversato secoli, guerre e catastrofi, esorcismi, caccia alle streghe, crociate, miracoli? Le chiese, i luoghi di culto di oggi, diventeranno come i templi di ieri? Perché dovrebbe esistere Dio? Perché non dovrebbe esistere? Perché si ha così tanta paura della verità? Quale la verità? Quella della fede o della ragione? Senza Dio e religione significherebbe riconoscere il non senso della vita, ed il proprio essere finiti, limitati? Cadrebbe il sogno dell’immortalità fisica o spirituale? Un mondo senza religione sarebbe un mondo peggiore o migliore? Quanto sopravviverà ancora la religione?

Marco Barone

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