La ciminiera di Monfalcone va salvaguardata non demolita

Immagine
In Italia spesso si preferisce inseguire la via della tabula rasa, dell'annientamento, del vuoto, per dare spazio al nuovo che sormonta e travolge tutto ciò che è stato nel bene e nel male. Ci sono manufatti che hanno segnato la vita e la quotidianità di una comunità. Ci sono manufatti architettonici che caratterizzano i luoghi ed uno di questi è indiscutibilmente la ciminiera di Monfalcone di cui si apprende che nel 2027 avverrà la sua demolizione. Qui non è chiaramente in discussione la riconversione della centrale attuale ma di ciò che esteticamente, simbolicamente, rappresenta quel manufatto enorme di circa 150 metri circa realizzato nel secolo scorso e che andrebbe preservato piuttosto che spazzato via. Quel manufatto potrebbe essere considerato come ciminiera storica industriale, elemento tipico del paesaggio industriale monfalconese. Perchè non valutarne la sua valorizzazione a livello conservativo, anche come elemento storico di riflessione di come i processi ...

Se a scuola si "crepa" di caldo


Arrivato il primo grande caldo in gran parte delle scuole italiane le temperature vanno ben oltre i parametri consigliati dalla legge e le conseguenze sono certamente non positive. Dal rischio di stress termico, a quello psicologico a situazioni imbarazzanti per una società che dovrebbe avere a cuore le proprie scuole, ma così non è come è ben noto. La normativa prevede che la situazione di benessere termico deve prevedere un equilibrio tra la quantità di calore prodotta dall'organismo e la quantità di calore assunta dall'ambiente o ceduta all'ambiente attraverso i diversi meccanismi di termoregolazione. La temperatura nei locali di lavoro deve essere adeguata all'organismo umano durante il tempo di lavoro, tenuto conto dei metodi di lavoro applicati e degli sforzi fisici  imposti ai lavoratori. Per  i mesi estivi la temperatura dell’aria consigliata va da 24 a 27 °C e per i mesi invernali la temperatura varia da 18 a 22 °C. Ma se qualsiasi lavoratore, o studente, durante la propria lezione misurasse in classe la temperatura sussistente in questo periodo, che temperature rileverebbe? Sicuramente, in tantissimi casi, superiore a quella consigliata.

Perchè gran parte delle nostre scuole non sono a norma. E dunque che fare? Disporre la chiusura delle scuole per "caldo" lì dove non ci sono impianti di areazione e le temperature diventano insopportabili, per motivi di causa di forza maggiore?
E' a questo che dobbiamo arrivare? Visto che si parla di prevenzione qualche dubbio lecito e legittimo sussiste. Visto che si deve garantire la tutela dell'integrità psicofisica dei lavoratori nonché degli studenti, fino a quando le scuole non saranno a norma e non consentiranno lo svolgimento del proprio lavoro in condizioni ottimali e decenti e dignitose, non è che si deve aspettare l'evento lesivo per andare alla ricerca dei rimedi in un Paese dove i soldi pubblici vengono continuamente divorati da un sistema sempre più becero e corrotto.

Marco Barone

Commenti

Post popolari in questo blog

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Quale la città più bella tra Udine e Trieste?