La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Se a scuola si "crepa" di caldo


Arrivato il primo grande caldo in gran parte delle scuole italiane le temperature vanno ben oltre i parametri consigliati dalla legge e le conseguenze sono certamente non positive. Dal rischio di stress termico, a quello psicologico a situazioni imbarazzanti per una società che dovrebbe avere a cuore le proprie scuole, ma così non è come è ben noto. La normativa prevede che la situazione di benessere termico deve prevedere un equilibrio tra la quantità di calore prodotta dall'organismo e la quantità di calore assunta dall'ambiente o ceduta all'ambiente attraverso i diversi meccanismi di termoregolazione. La temperatura nei locali di lavoro deve essere adeguata all'organismo umano durante il tempo di lavoro, tenuto conto dei metodi di lavoro applicati e degli sforzi fisici  imposti ai lavoratori. Per  i mesi estivi la temperatura dell’aria consigliata va da 24 a 27 °C e per i mesi invernali la temperatura varia da 18 a 22 °C. Ma se qualsiasi lavoratore, o studente, durante la propria lezione misurasse in classe la temperatura sussistente in questo periodo, che temperature rileverebbe? Sicuramente, in tantissimi casi, superiore a quella consigliata.

Perchè gran parte delle nostre scuole non sono a norma. E dunque che fare? Disporre la chiusura delle scuole per "caldo" lì dove non ci sono impianti di areazione e le temperature diventano insopportabili, per motivi di causa di forza maggiore?
E' a questo che dobbiamo arrivare? Visto che si parla di prevenzione qualche dubbio lecito e legittimo sussiste. Visto che si deve garantire la tutela dell'integrità psicofisica dei lavoratori nonché degli studenti, fino a quando le scuole non saranno a norma e non consentiranno lo svolgimento del proprio lavoro in condizioni ottimali e decenti e dignitose, non è che si deve aspettare l'evento lesivo per andare alla ricerca dei rimedi in un Paese dove i soldi pubblici vengono continuamente divorati da un sistema sempre più becero e corrotto.

Marco Barone

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