Maggio 1948: il primo treno d'Italia a Monfalcone dopo la guerra

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Poche ore dopo l'insediamento del primo Presidente della Repubblica, a Trieste, giungeva il primo treno d'Italia, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Treno che passava chiaramente anche dalla stazione di Monfalcone, come testimonia un breve fermo immagine tratto dal prezioso video dell'archivio dell'Istituto Luce. Il video interessa l'i naugurazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste. Fu un fatto storico di estrema importanza, un piccolo segnale di ritorno alla normalità in un Paese ridotto in macerie a causa della seconda guerra mondiale. Le ferrovie sono sempre state importanti nel nostro territorio, soprattutto grazie agli investimenti originari effettuati dall'Impero asburgico. Nel 1854 venne infatti aperta la linea da Trieste a Vienna  attraverso il Semmering. Il progettista fu il veneziano Carlo Ghega, a cui a Trieste è dedicata una via in città, linea di 14 gallerie, una delle quali raggiungeva la lunghezza di  ben 1431 m, con 16 viadotti e

Ballottaggio Gorizia: cultura- dalla memoria condivisa (del Pd) a Nova Gorica e Gorizia capitale della cultura (per la destra)


Secondo appuntamento, in vista del ballottaggio, sul confronto tra i programmi elettorali, per Gorizia, tra quello a sostegno di Ziberna( destra) e di  Collini ( Pd più altre liste). Ora è il momento della cultura. 
Cosa prevede il programma a sostegno di Ziberna?

Guardiamo gli aspetti più rilevanti. 
Si sostiene la candidatura di  Nova Gorica e Gorizia a capitale europea della cultura. Si propone l'iniziativa "Adottiamo un palazzo", rivolto al recupero di edifici storici in degrado. Si sostengono iniziative con tutti gli operatori economici e altri partner del Sistema Gorizia, come la Cciaa e la Fondazione CaRiGo. Sarà inserita in bilancio una cifra per la promozione. Si guarda anche alla musica "della scena alternativa pop, rock, rap, elettronica, organizzate in collaborazione con le realtà associative del territorio. Concerti, danza, opera lirica e performance trasformeranno piazze e luoghi pubblici e locali in palcoscenici sotto le stelle." 
Si insiste su È Storia e il Premio Amidei che "guideranno il cartellone dei grandi eventi culturali, insieme ai concorsi Seghizzi, Lipizer, Mercatali e altri"
Un programma che opererà sull'identità di Gorizia con temi come la Grande Guerra e i Luoghi della memoria, Festival dell’Arte, della Musica e della Moda, Premio Collio collegato ad una nuova manifestazione fieristica Vini&Confini, ci saranno Giornate dedicate all’alimentazione con il marchio TipiGo. Il teatro Verdi avrà un ruolo centrale ma non mancherà la collaborazione con altre realtà come il Kulturni Dom e il Bratuz. Il Castello, simbolo di Gorizia, continuerà ad essere tale ed emerge con forza "la battaglia per ottenere la gestione dei Musei provinciali per un'adeguata valorizzazione museale integrata."
Si guarda con interesse anche alla storia dei Borboni, di Napoleone e Casanova. 

Quale il programma a sostegno di Collini?

Teatro:
"I Teatri del territorio devono fare sinergia, per rilanciare la loro funzione educativa e sociale.  Possiamo contare su tre teatri cittadini, un Auditorium, due teatri comunali, a Cormòns e Gradisca, e  uno a Nova Gorica. Va creata una progettualità di rete che, anche in collaborazione con il DAMS,  permetta di ridurre le spese integrando i servizi, per richiamare compagnie e allestimenti sempre più  importanti."
Cinema:
"La città svolge un importante ruolo nel Cinema , grazie alla società Transmedia, al Kinemax, alla  Mediateca, alle Associazioni Amidei e Kinoatelje, a l Filmforum festival, ai Corsi dedicati al cinema e al restauro delle pellicole dell’Università di Udine, a tecnici qualificati e giovani registi. Proporremo la candidatura di Gorizia al Creative Cities Network dell’Unesco , una vetrina globale che mette in rete varie città creative del mondo, allo scopo di promuoverne le industrie artistiche locali, lo scambio di  esperienze, conoscenze e risorse."
Musei:
"Musei , gli spazi espositivi e le strutture culturali come il Castello, il Museo di Santa Chiara, i Musei provinciali (di Borgo Castello e Palazzo Attems), la Fondazione Coronini Cromberg, la Fondazione Carigo, la Sinagoga, la Biblioteca Statale Isontina , la Curia Arcivescovile, il Kulturni Dom, il Kulturni Center Lojze Bratuž, il Museo di Scienze naturali “A. Comel” dovranno fare rete , anche con le strutture dei comuni limitrofi, per essere insieme vivaci produttori di cultura , allestire mostre congiunte di richiamo internazionale, coordinandosi anche attraverso un biglietto unico d'ingresso.  Anche il progetto di Villa Louise come “incubatore” di imprese culturali, e residenza temporanea per  artisti andrà sviluppato e messo in rete con i progetti promossi dai diversi soggetti culturali e dal  Comune(...) Museo del '900 , dedicato alla storia di un secolo che ha avuto in Gorizia un luogo simbolo. Andrà sviluppata una promozione congiunta con i luoghi significativi della storia del '900, italiani e sloveni."
Musica: 
Va ricomposta la frattura della mancanza di un Istituto di Musica a Gorizia, degno della storia della nostra città. E' necessario un progetto, che coinvolga tutte le realtà musicali presenti in città, anche in collaborazione transfrontaliera e con la condivisione degli altri soggetti erogatori, tra i quali la Scuola di musica di Farra e quella di Mossa, il Centro sloveno per l’educazione musicale Emil Komel e la Glasbena matica, nella prospettiva di creare un Conservatorio internazionale anche nella nostra città e un liceo musicale. In questo contesto è imprescindibile la valorizzazione di Palazzo de Grazia, da destinarsi alla creazione di una "Casa della Cultura" in cui trovi spazio oltre alla Scuola di Musica  anche una Scuola di Teatro e di altre discipline artistiche."

Saranno sostenute le manifestazioni e gli eventi culturali già importanti, "come éStoria, i Premi  Amidei e Seghizzi il Festival Castello di Gorizia, il premio Mercatal li, il concorso Lipizer, il Premio Macedonio, il festival del Folklore etc."
Si propone di realizzare anche "un importante progetto di approfondimento e divulgazione storica che meglio rappresenti nel tempo i momenti fondamentali per la storia del nostro  territorio, coordinando soggetti pubblici e privati con una programmazione triennale a partire dai seguenti titoli:
"1918-2018 – Gorizia e il Goriziano nella sfida del la pace: la fine della Grande guerra e l’impresa della ricostruzione", che nel 2018 potrà fare da cornice anche a uno speciale gemellaggio europeo tra Gorizia e Nova Gorica, da celebrarsi a livello europeo a Bruxelles e/o a Strasburgo, in coerenza con il piano di marketing del territorio;
"1519-2019 – Gorizia e l’Europa di Carlo V : Cinque secoli dall’avvento dell’imperatore e Conte di Gorizia";
"1920-1943 – Da Maria Teresa a Mussolini : Gorizia e l’ascesa delle nazionalità. Per una memoria condivisa";
"1943-2021 –  Dalla caduta del Fascismo alla UE : il confine impermeabile, quello permeabile e il confine europeo di Schengen".  
Saranno, altresì, promossi eventi incentrati sulle diverse personalità goriziane, che hanno inciso nella Cultura e nelle Arti in genere , quali, per esempio, il glottologo Graziadio Isaia Ascoli, il filosofo  Carlo Michaelstaedter, i compositori e musicisti C. Augusto Seghizzi e Fausto Romitelli."
Marco Barone 


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