Chiamare ancora oggi Ronchi "dei Legionari" sarebbe come chiamare Latina, Littoria

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Come è risaputo dal 1925, la città di Ronchi di Monfalcone, ha visto mutare il proprio nome in Ronchi dei Legionari, per la precisione il 2 novembre del 1925 con il Regio Decreto firmato da Rocco pubblicato nella G.U n° 283 del 5 dicembre 1925. Quest'anno pertanto ricorrono ben cent'anni da questa ricorrenza dovuta all'omaggio voluto dal fascismo per celebrare la presa di Fiume da parte di D'Annunzio che partì casualmente da Ronchi dopo aver dormito per qualche ora in una dimora nella vecchia via di Trieste. E come è ben risaputo nessun cittadino di Ronchi partecipò a quell’atto eversivo che ha subito la città di Fiume per 500 giorni con tutte le conseguenze che ne derivarono per i fiumani che nel 1924 scivolarono anche grazie a quel fatto storico e politico sotto il fascismo. Continuare a chiamare Ronchi "dei Legionari" come se appartenesse a chi mai ha appartenuto nel corso della sua storia, minandosi pertanto ogni identità storica del territorio, sarebbe co...

La maledetta sera del 31 maggio del 1972: Peteano


Se oggi chiedi cosa è successo in Italia la sera del 31 maggio del 1972, la risposta sarà quasi certamente, non lo so. Se chiedi di Peteano, molti diranno, Peteano cosa?
Cosa.
Una strada bellissima che congiunge Sagrado con Gorizia, ma anche una strada maledetta. Ogni volta che mi capita di passare da quel luogo ho sempre gli stessi pensieri e mi pongo sempre la stessa domanda. Quali i pensieri? Una sera di maggio con doppietta di Cruijff l'Ajax vincerà la coppa campioni contro l'Inter di Boninsegna, Facchetti, Mazzola, Oriali, Bordon ed altri. Da un bar di Monfalcone, bar Nazionale, partirà la telefonata che segnerà il destino di alcuni carabinieri e delle loro famiglie e di chi verrà coinvolto, suo malgrado, nella bestialità che alle 23. 15 fermerà il tempo per sempre. La 500, l'ispezione, la "mano omicida" che in "vile attentato spegneva tre giovani vite" di tre carabinieri, i depistaggi, gli arresti di innocenti goriziani, la storica difesa di Maniacco, l'odio fascista e non solo.
Il Km 5 della strada che unisce la zona di Sagrado con Gorizia. Pochi minuti da Gorizia, pochi minuti dal confine con quella che un tempo era la Jugoslavia, oggi Slovenia. E pochi minuti dall'area di quella che oggi è nota come ex polveriera di Peteano, struttura costruita dopo la seconda guerra mondiale come avamposto Nato e da anni caduta in disuso militare, in una zona denominata del “Monte di mezzo” con opere che si sviluppano prevalentemente in galleria mentre in superficie sono presenti tre piccoli edifici e tre piazzali antistanti all’ingresso delle gallerie mentre il soprassuolo e formato da bosco. E la domanda che ti viene sempre in mente alla quale non riesci ancora rispondere è tanto semplice quanto problematica: perchè proprio quel luogo? Perchè nulla è mai stato casuale nella strategia del terrore o meglio della tensione.

Marco Barone

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