Nel 2026, 80 anni dalla strage di Vergarolla, come per la strategia della tensione, senza verità, anche se non si era più in Italia

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  Ancora oggi non c'è una lapide istituzionale che ricordi a dovere le vittime della strage di Vergarolla di cui non si conosce il numero esatto dei morti, 64 furono  le vittime identificate. Quanto accaduto il 18 agosto del 1946 ha lasciato il segno indelebile nella storia delle complesse vicende del confine orientale spesso strumentalizzate per revisionismi storici, nazionalismi nostalgici, che nulla c'entrano con la verità e la giustizia negata alle vittime di quel fatto drammatico. Come accaduto durante lo stragismo neofascista durante la strategia della tensione, praticamente non vi è stata alcuna verità, nessuna inchiesta degna di nota. Solo supposizioni, teorie, ipotesi, spesso istanze degne di ultras più che di seguaci della verità. Quel fatto tragico è stato chiaramente utilizzato dalla retorica revisionista per le proprie battaglie ideologiche anticomuniste e contro la Jugoslavia comunista di Tito. Quando accadde quel fatto, Pola, era una zona enclave all'interno ...

Trieste è la città dove se pol la festa nazionale della Lega Nord Friuli, ma no se pol la sala matrimoni per le unioni civili



Festa nazionale 2016 della "Lega nord Friuli" presso Riva Ottaviano Augusto, a Trieste, una chiara festa di partito che si svolgerà dal 24 settembre al 2 ottobre.  Il Comune ha dato il via libera. La motivazione? " L'amministrazione comunale intende valorizzare la ricca e vivace realtà culturale e sportiva cittadina e l'impegno in campo sociale in un rapporto sinergico con altre associazioni pubbliche e private impegnate in tali settori, consentendo alla città di esprimere al massimo le proprie potenzialità sportive, culturali,turistiche e sociali". Urca. E tutto questo sarà possibile con la festa nazionale della Lega Nord Friuli? E poi neanche del Friuli Venezia Giulia, ma solo del Friuli. Questo, a Trieste, se pol. Destinata a diventare colonia leghista friulana? Se pol come le inutili ordinanze da sceriffo, che servono più a legittimare un castello di sabbia mediatico, che altro.
Ma a Trieste, no se pol, ancora, la sala matrimoni per le unioni civili. Continua a resistere il muro assurdo alzato da questa Amministrazione comunale. Non è un capriccio, non è che ci si è fissati con quella sala, non è che ci si è innamorati della sala matrimoni, ma è una questione di banale giustizia sostanziale. Anche i contenitori sono importanti. Ma a Trieste i contenitori di certi diritti non sono per tutti, e non tutti i contenitori sono uguali. Insomma, se andiamo a vedere l'elenco delle cose accadute da quando questa Amministrazione destra ha vinto le elezioni, ne sono successe di tutti i colori, o forse, di un solo colore, quello che sicuramente stona con la bandiera arcobaleno simbolo di civiltà ed uguaglianza. 

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