Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Ed ora tutti ad applaudire il nuovo "spirito di Monaco", fino a quando è a casa altrui


Due le immagini simbolo, quella della bambina palestinese, che pianse dopo le dure parole della Cancelliera tedesca, e quella del bambino di Kobane. Due bambini, entrambi collegati a situazioni difficili che hanno visto prima di tutto l'Occidente essere responsabile di quello che in Palestina ed a Kobane accade.
Ma questo non deve interessare.
Due immagini simbolo e la Germania, quella che praticamente fino a fine agosto era la nemica numero uno, quella che voleva dominare l'Europa, la madre dell'austerità che ha ucciso l'Europa del Sud, ora è la nuova incoronata regina d'Europa. Anzi la Germania è l'Europa. Si parla di sei miliardi da destinare per la questione profughi, si parla di voler accogliere 500mila profughi dalla Siria od Iraq all'anno, fino a quando ciò sarà possibile. Gli altri Paesi? Non pervenuti. I Balcani? fenomeno emigratorio in declino.
Ed ecco arrivare, intanto, il nuovo spirito di Monaco che riabilita totalmente la Germania, antitesi di quello del'38.
Ma questo spirito va acclamato, lodato, osannato fino a quando si muove solo in Germania. Guai ad uscire fuori dalla Germania. Cosa mai potrebbe accadere nell'Italia odierna se dovesse essere raggiunta da questo spirito?
Altro che esorcismi.

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