Che fine ha fatto la fantomatica prigione di Moro di via Massimi?

Ne avevamo parlato anche su queste pagine, pur esprimendo delle perplessità, su quella che poteva essere stata la prima prigione di Moro, in relazione all'inchiesta del giornalista Zatti della Rai. Il reperto 777 sarebbe stato determinante per indicare la Loyola University di via Massimi. Ma, come già era stato segnalato dal gruppo 16 di marzo e poi in un post significativo pubblicato su insorgenze.net si è sostanzialmente smentito in modo evidente che il reperto 777 corrispondesse a Loyola University. La location era invece la prigione di Ascoli Piceno. Bisognerebbe sul punto chiedersi perchè Morucci avrebbe fatto quel disegno, per quale scopo, e chi gli aveva fornito i dettagli di quel sito carcerario. Altro discorso, è invece, la questione della prima prigione di Moro. Effettivamente non si può escludere che presso la Loyola University possa essere stata la prima temporanea prigione di Moro. Ma la cosa sconcertante è che si è passati dal parlare per alcuni giorni con tanto di s...

La Commissione Europea pone sotto vigilanza l'Italia


Con un rapporto conciso ed eloquente, pubblicato il cinque marzo 2014, la Commissione Europea attesta che l'Italia, insieme a Slovenia e Croazia, sta vivendo squilibri macroeconomici eccessivi, che richiedono un monitoraggio specifico e forte azione politica. La Commissione effettuerà il monitoraggio specifico delle politiche raccomandate in Italia dal Consiglio nel quadro del semestre europeo, e riferirà regolarmente al Consiglio e l'EurogruppoDunque nuove raccomandazioni si apprestano ad arrivare, nuovi paletti, nuove misure che rischiano di far implodere un Paese semplicemente sprofondato nella palude da cui non riesce ad uscire. Per la Commissione Europea l'Italia deve affrontare il livello molto elevato del debito pubblico e la competitività esterna debole, entrambi sono in ultima analisi, radicati nella crescita prolungata della produttività stagnante e richiedono attenzione politica urgente. La necessità di un'azione decisa per ridurre il rischio di effetti negativi sul funzionamento dell'economia italiana e della zona euro, è particolarmente importante date le dimensioni dell'economia italiana. Più in particolare, l'elevato debito pubblico pone un pesante fardello per l'economia, in particolare nel contesto di una crescita cronicamente debole e l'inflazione contenuta. Nel 2013, scrive la Commissione “l'Italia ha fatto progressi verso l'obiettivo di bilancio a medio termine. Tuttavia, l'adeguamento del saldo strutturale nel 2014, come attualmente previsto appare insufficiente, vista la necessità di ridurre l'enorme debito pubblico ad un ritmo adeguato”.
La Commissione ricorda che crisi ha eroso la resistenza iniziale del settore bancario italiano e indebolisce il suo ruolo, peccato che questa crisi nasca proprio dal sistema bancario,dal sistema delle speculazioni di carattere finanziario. “ La perdita di competitività è radicata in un continuato disallineamento tra salari e produttività”, scrivere ciò significa rivedere il sistema delle retribuzioni in Italia agganciandolo al meccanismo della produttività, ma parla anche di “ rigidità di determinazione dei salari” che “ostacolano la effettiva crescita delle imprese. Dunque si andranno a colpire i meccanismi di retribuzione, e ciò non lascia intravedere nulla di positivo. Per gli Stati membri con squilibri eccessivi ( Croazia, Italia e Slovenia ), nonché per l'Irlanda, la Spagna e la Francia la Commissione effettuerà, dunque, un monitoraggio specifico dell'attuazione politica e riferirà regolarmente al Consiglio e l'Eurogruppo come appropriato. Per la Spagna e l'Irlanda , questo si baserà sulla loro sorveglianza post programma. 



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