La
Calabria è una regione ad alta vocazione mistica e spirituale e
religiosa. Tradizione
popolare e culto religioso si fondono ed a volte si confondono,
invadendo luoghi, spazi di vita comune e città. Veggenti, mistiche,
esorcisti, indicazioni stradali che indicano luoghi ove sarebbero
avvenute apparizioni di Gesù o della Madonna,
alberi trasformati in
luogo di culto a causa della caduta di in fulmine, in una notte dai
mille misteri, che avrebbe lì stilizzato il volto di un Santo, e
Vibo Valentia è uno dei principali luoghi della Calabria ove ciò è
ben visibile.
D'altronde il vibonese, in particolar modo, è un territorio anche se dalle mille potenzialità, in stato di povertà. Povertà che è concime, insieme all'ignoranza ma anche alla solitudine ed al nulla che risucchia ogni speranza in queste terre, per i campi ove sorge e domina la religione.
Ma
in Calabria non mi era mai successo di vedere una statua di San
Michele Arcangelo in una stazione di benzina. Un piccolo monumento
dedicato a quella figura religiosa, a pochi minuti dal centro di Vibo
Valentia , all'interno della stazione di servizio, roba da stropicciarsi gli occhi.
Anche se in verità, non so se buona o giusta, a molti potrebbe sembrare tutto normale, d'altronde quel Santo è
venerato in Calabria all'ennesima potenza, diversi sono i cortili
privati che hanno statue di San Michele Arcangelo che è patrono
anche in diverse località calabresi. Ma
San Michele Arcangelo è anche il Santo della 'Ndrangheta. L'
iniziato
nella
‘Ndrangheta ( contrasto onorato) quando diventa Picciotto d’onore
nell’atto di compiere il rito di battesimo giura con la figura di
San
Michele Arcangelo tra
le sue mani mentre brucia . San Michele Arcangelo, che in tal
paradosso sociale e culturale, è stato proclamato
patrono e protettore della Polizia da
Papa Pio XII il 29 settembre 1949 . Ma è protettore anche di altre
categorie come i farmacisti, doratori, commercianti, fabbricanti di
bilance, giudici, maestri di scherma, radiologi. Si affidano a lui
anche i paracadutisti d’Italia e di Francia. Insomma
ciò sta a significare come religione e tradizione, attraverso i
simboli, manifestano l'ancoraggio a certi e dati principi. Principi
che possono condurre verso l'accettazione della 'ndrangheta, verso un
senso di rispetto per le forze dell'ordine che combattono la
'ndrangheta, o semplicemente verso un Santo che è conteso tra due
opposti che nel silenzio dell'omertà dominante in questa fetta di
Calabria, continua a primeggiare ma ove una posizione di parte la si
deve prendere e la si prende, o con o contro.
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