La
Regione FVG sta predisponendo il proprio Codice di comportamento dei
dipendenti. Al fine di garantire il massimo coinvolgimento dei
soggetti interessati viene attivata la procedura aperta di
partecipazione a cui possono partecipare anche gli utenti e tutti i soggetti che operano per conto dell’Amministrazione o che
fruiscono delle attività e dei servizi prestati dalla stessa. E'
possibile partecipare fino al giorno 11 dicembre 2013. A tal fine la
Regione mette a disposizione il modulo reperibile da questo link:
http://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/MODULI/bandi_avvisi/BANDI/2109.html
che dovrà essere inviato al seguente indirizzo di posta elettronica
certificata (PEC) direzionegenerale@certregione.fvg.it
Son
certo che uno degli articoli della bozza che farà maggiormente
discutere è quello dei regali, ovvero l'articolo 4. Per
esempio se da un lato si scrive che il dipendente non chiede né
sollecita, per sé o per altri, regali o altre utilità. In verità,
poi si dice che sono ammissibili solo quelli d'uso di modico valore
effettuati occasionalmente nell'ambito delle normali relazioni di
cortesia e nell'ambito delle consuetudini internazionali.
Intendendosi per modico valore quelli di valore non superiore, in
via orientativa, a 50 euro, anche sotto forma di sconto. Poi si
precisa che in ogni caso, il dipendente non accetta, per sé o per
altri, regali o altre utilità, neanche di modico valore, a titolo
di corrispettivo per compiere o per aver compiuto un atto del proprio
ufficio da soggetti che possano trarre benefici da decisioni o
attività inerenti all'ufficio, né da soggetti nei cui confronti é
o sta per essere chiamato a svolgere o a esercitare attività o
potestà proprie dell'ufficio ricoperto. Ed anche che il dipendente
non offre, direttamente o indirettamente, regali o altre utilità a
un proprio sovraordinato o subordinato, salvo quelli d'uso di modico
valore. Nel caso in cui si viola quanto sopra normato, i regali e le
altre utilità comunque ricevuti fuori dai casi consentiti dal
presente articolo, sono immediatamente restituiti a cura dello
stesso dipendente cui siano pervenuti ovvero sono tempestivamente
messi a disposizione dell'Amministrazione per la restituzione o per
essere devoluti a fini istituzionali.
Insomma
una disposizione tutta all'italiana, nel senso che è facilmente
raggirabile.
Oppure
segnalo l'articolo 5 ove si norma che nel rispetto della disciplina
vigente del diritto di associazione, il dipendente comunica
tempestivamente al responsabile dell'ufficio di appartenenza la
propria adesione o appartenenza ad associazioni od organizzazioni, a
prescindere dal loro carattere riservato o meno, i cui ambiti di
interesse possano interferire con lo svolgimento dell'attività
dell'ufficio. Il presente comma non si applica all'adesione a
partiti politici o a sindacati.Sarà interessante notare se tutti coloro che aderiscono alla massoneria e
che eventualmente lavorano alla Regione sveleranno il loro segreto, o
meglio la loro adesione alla loggia considerata, stante il fatto che
la massoneria non può appellarsi più al carattere della segretezza,
perché altrimenti sarebbe illegale, ma a quello della riservatezza. Ed ovviamente, giusto per intenderci, la norma esclude l'obbligo di comunicare l'adesione ai partici politici o sindacati, ma non ai movimenti politici, discriminazione che farà certamente discutere specialmente a Trieste.
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