C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

Siria più di 70 mila morti e quasi 2 milioni di rifugiati ed i pacifisti dove stavano?




Apriti cielo.
Ora che si paventa l'ennesima guerra lampo, che lampo non sarà, ora che Francia, Inghilterra ed ovviamente USA, hanno riscaldato i motori dei loro mezzi umanitari che sparano missili, ecco gli indignati pacifisti occidentali uscire dal guscio.
Tra chi dice che si viola il diritto internazionale, tra chi dice che adesso che sono state usate da qualcuno, chi non ha importanza, le armi chimiche, adesso che si è superata la tolleranza, come se vi possa essere qualche tolleranza verso i massacri dei civili,  gli artefici della democrazia occidentale si mobilitano per la pace che avrà un caro prezzo, ma che verrà soddisfatta dalla risorse di quella zona e soprattutto dall'abbattimento del regime iraniano che è sempre più vicino, ovviamente anche questo per ragioni economiche mica umanitarie.
In Siria si registrano 70 mila morti quasi 2 milioni di rifugiati, nell'indifferenza totale di tutti, governi alleati, amici o nemici, ma specialmente dei pacifisti occidentali.
Il pacifismo non è più credibile.
Il pacifismo che si mobilita solo se partono i missili americani non è credibile.
Abbiamo tutti sulla coscienza l'indifferenza che ha mutato in normalità la strage che da anni si consuma in Siria. l'Italia con il suo solito modo "diplomatico" di comunicare  è " una fedele feudale" degli USA. La classe dei feudatari , gli USA, possiede la terra italiana ed esercita il comando politico-militare, sostituendosi alle funzioni dello Stato. Il nobile ( governo italiano) amministra la giustizia per tutti gli abitanti del Paese in nome e per conto degli USA ed il popolo è semplicemente servo della gleba...insomma siamo sempre alle solite mentre le organizzazioni umanitarie è da tempo che denunciano ciò che è ben noto.
Ma le beghe politiche interne sono più importanti dei bambini, degli uomini o delle donne ammazzate.
In Siria son due anni e più che si consuma una meschina ed atroce guerra, ma il silenzio ha prevalso, salvo essere frantumato per opportunismi strategici o sterili sentimenti di parte.
Scenderemo in piazza, certo,  ma con la consapevolezza del nostro essere ipocriti.

Marco Barone








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