La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

A Gorizia per lavorare allo sportello "friulano" è richiesto master o corso di aggioramento universitario in friulano.

 Il Comune di Gorizia, ha indetto una selezione pubblica per esami per l'assunzione di n. 1 funzionario amministrativo - cat. D posizione economica d1, a tempo determinato e parziale per 12 mesi a 20 ore settimanali da adibire allo sportello della lingua friulana per le finalita' della l. n. 482/99 recante "norme di tutela delle minoranze linguistiche storiche".

Come è noto la legge 482/99  in attuazione dell'articolo 6 della Costituzione e in armonia con i princípi generali stabiliti dagli organismi europei e internazionali,  prevede che la Repubblica tutela la lingua e la cultura delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l'occitano e il sardo. 

Con  Decreto  del Presidente della Repubblica del 2 maggio 2001, n. 345(in GU 13 settembre 2001, n. 213) si rileva che in attuazione dell'articolo 9 della legge come sopra indicata, gli uffici delle pubbliche amministrazioni, nei comuni di cui all'articolo 3 della legge medesima, istituiscono almeno uno sportello per i cittadini che utilizzano la lingua ammessa a tutela e possono prevedere indicazioni scritte rivolte al pubblico, redatte, oltre che in lingua italiana, anche nella lingua ammessa a tutela, con pari dignità grafica.

Il concorso prevede come requisiti essenziali per la partecipazione, pena l'esclusione, in particolar modo l'essere in possesso di uno dei seguenti titoli di studio: laurea (vecchio ordinamento) in Scienze Politiche,Economia e Commercio, Giurisprudenza, Lettere e Filosofia ovvero, laureaspecialistica/magistrale (nuovo ordinamento) in Scienze Politiche, Economia e Commercio,Giurisprudenza, Lettere e Filosofia o equipollenti; nonchè essere in possesso del titolo di Master universitario di II livello “Insegnare in lingua friulana” o, inalternativa, attestato di frequenza del corso di aggiornamento “Insegnare in lingua friulana”,entrambi conseguibili presso l’Università degli Studi di Udine.

Che le minoranze linguistiche debbano essere tutelate è una grande conquista sociale e democratica che ha trovato lenta e burocratica affermazione in Italia nel corso del tempo.
Ma la domanda che sorge spontanea è, viste anche le finalità della legge 482/99, per quale motivo per partecipare al detto concorso si deve essere in possesso di un Master Universitario di II° livello che certamente costerà non poco, o di attestato di frequenza del corso di aggiornamento in friulano organizzato, non sempre gratuitamente dall'Università di Udine, e con posti spesso limitati?
Chiaramente non voglio mettere in discussione il fatto che il friulano non debba essere parlato, le minoranze linguistiche sono un patrimonio culturale, sociale, storico che merita piena tutela, ma sarebbe stato certamente  più equo e giusto prevedere all'interno del bando la dichiarazione sostitutiva di autocertificazione con cui si dichiara la conoscenza del friulano, e prevedere una prova preselettiva de facto per verificare in seconda istanza la conoscenza effettiva del friulano.
Perchè tale previsione all'interno del bando di concorso pubblico, certamente escluderà moltissime persone che per ragioni economiche o meno non hanno per esempio potuto conseguire il master universitario di II° livello, o per altre ragioni frequentare i corsi di aggiornamento in friulano previsti in via totalmente  esclusiva nella sola università di Udine; persone che magari conosceranno il friulano, sia parlato che scritto, meglio di chi ha solo frequentato un corso.
Questa selezione esclusiva, questo modo di indire concorsi pubblici, troveranno sempre maggiore affermazione.
Perchè la società di oggi giorno, se da un lato vede tante persone laureate, vuoi perchè lo studio è un ripiego alla mancanza di lavoro, vuoi perchè si è estesa la possibilità di poter conseguire la laurea, vista la mole enorme di laureati quello che sta accadendo è che non sarà più sufficiente la laurea o titolo di studio di base per partecipare a concorsi pubblici, ma master.
Master spesso dai costi insostenibili e frequentati solo da cerchia elitaria di questo paese.
Nel settore privato ciò succede da tempo.
Visto che alla fine il settore pubblico è ispirato sia per livello organizzativo che giuridico a quello privato credo che presto dovremmo farci i conti con questo fattore.
A Gorizia i termini per la scadenza delle domande per quel concorso scadono il 13 gennaio 2011 alle ore 12.00.
Il Comune può ancora rettificare il testo del bando, prevedendo rinvio, e nello stesso tempo garantendo la possibilità a tutti i conoscitori del friulano di partecipare al detto concorso.
Sì è vero che si parla di un contratto a tempo determinato per 12 mesi a 20 ore settimanali, ma per i tempi che corrono sarebbe un bel gesto di giustizia ed equità sociale.

Marco Barone

Commenti

  1. caro marco barone...
    lo stesso giorno della pubblicazione del bando di concorso ho postato sul mio profilo facebook questa assurdità:
    loro richiedono
    laurea (vecchio ordinamento) in Scienze Politiche,Economia e Commercio, Giurisprudenza, Lettere e Filosofia ovvero, laureaspecialistica/magistrale (nuovo ordinamento) in Scienze Politiche, Economia e Commercio,Giurisprudenza, Lettere e Filosofia o equipollenti;
    ma sappiamo benissino che i laureati in lettere o filosofia non hanno fatto mezzo esame di diritto amministrativo, ma allo stesso tempo sono stati gli unici a poter frequentare il master visto che iniziava alle 16.00
    dubito che un professionista NON STATALE potesse parteciparvi.
    Detto questo mi pare ancora più strano che una persona paghi un master in "INSEGNAMENTO DELLA LINGUA FRIULANA" senza sapere che prima o poi potrà servire.
    A quel corso iniziato nel 2008 e finito nell'aprile hanno partecipato 40 persone
    tutti insegnanti e N.B. non ci sono stati più altri corsi simili...

    ciao.
    marco marangon

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