Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Il termine nazista associato a Forza nuova rientra nel diritto di critica

Corte di Cassazione - Sezione V - Sentenza 8 gennaio-21 maggio 2010 n.19449

Esercita un legittimo diritto di critica chi definisce nazisti gli esponenenti di Forza Nuova. La Cassazione con la sentenza 19449 ha annullato il verdetto con il quale la Corte d'Appello di Trieste aveva condannato un signore della stessa città che in una lettera inviata a "Il Piccolo" aveva utilizzato l'espressione nazista associandola ai militanti di Forza nuova, il movimento di estrema destra che ha come leader Roberto Fiore. Ed è stato proprio il segretario Fiore a denunciare l'autore della lettera al quotidiano ritenendo le sue espressioni lesive dell'identità politica della sua associazione. Secondo Fiore, infatti, l'espressione «neonazista» e «nazifascista», «lungi dal costruire una qualifica ideologica» esprimevano in realtà una «squalifica morale e politica di coloro nei confronti dei quali erano state lanciate per l'evidente connessione tra il movimento nazista e la spietata politica di persecuzione razziale». Il segretario, invece, chiedeva che «fosse rispettata la verità storica secondo cui una cosa fu il fascismo altro il nazismo e il nazifascismo era stato un'alleanza militare». Di parere diverso gli ermellini che sottolineano come il cittadino triestino abbia legittimamente esercitato il suo diritto di critica - memore anche del lager 339 la famosa Risiera di San Sabba - esprimendola tra l'altro in maniera formalmente proporzionata.

fonte guida al diritto

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