Che fine ha fatto la fantomatica prigione di Moro di via Massimi?

Ne avevamo parlato anche su queste pagine, pur esprimendo delle perplessità, su quella che poteva essere stata la prima prigione di Moro, in relazione all'inchiesta del giornalista Zatti della Rai. Il reperto 777 sarebbe stato determinante per indicare la Loyola University di via Massimi. Ma, come già era stato segnalato dal gruppo 16 di marzo e poi in un post significativo pubblicato su insorgenze.net si è sostanzialmente smentito in modo evidente che il reperto 777 corrispondesse a Loyola University. La location era invece la prigione di Ascoli Piceno. Bisognerebbe sul punto chiedersi perchè Morucci avrebbe fatto quel disegno, per quale scopo, e chi gli aveva fornito i dettagli di quel sito carcerario. Altro discorso, è invece, la questione della prima prigione di Moro. Effettivamente non si può escludere che presso la Loyola University possa essere stata la prima temporanea prigione di Moro. Ma la cosa sconcertante è che si è passati dal parlare per alcuni giorni con tanto di s...

Contrasto alla carenza idrica nei Paesi Ue

È stata pubblicata dalla Commissione europea la relazione sui risultati ottenuti dagli Stati membri nel contrasto alla carenza idrica e alla siccità. Anche se nel 2009 nei Paesi dell’Europa meridionale le precipitazioni sono state più elevate rispetto agli anni precedenti non sarà possibile arrestare l’eccessivo sfruttamento delle già limitate risorse idriche europee e invertire le tendenze in atto senza un’azione più incisiva. In molte aree d’Europa l’equilibrio tra domanda di acqua e risorse idriche disponibili infatti ha raggiunto un punto di notevole criticità. La scarsità di acqua è diventata una sfida importante e la nuova relazione della Commissione europea mette in evidenza come in alcuni Paesi dell’Ue vi sia un eccessivo sfruttamento delle falde acquifere. In una recente indagine svolta dalla Commissione europea viene riportato come l’introduzione di requisiti obbligatori per i dispositivi che utilizzano acqua nell’ambito dell’estensione della direttiva sulla progettazione ecocompatibile potrebbero, ad esempio, permettere un notevole risparmio idrico. Se fossero inclusi tutti i dispositivi domestici che utilizzano acqua sarebbe, infatti, possibile ridurne il consumo del 19%, pari ad una diminuzione del 3,2% del volume di acqua estratto ogni anno nei Paesi dell’Ue.

fonte: http://www.bolognacittalibera.org/profiles/blogs/contrasto-alla-carenza-idrica
giovanni dursi

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