Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

La denuncia dei Partigiani: a Nettuno manifestazione celebrativa SS d'Italia

Al sacrario militare omaggio ad ufficiale delle SS italiane. L'Anpi: li denunciamo per apologia di fascismo

ROMA - «Il Comitato delle associazioni della Resistenza di Roma e Lazio ha incaricato uno studio legale di denunciare alla Procura dalla Repubblica gli organizzatori della manifestazione celebrativa delle SS Italiane inquadrate nelle forze armate naziste, svoltasi a Nettuno il 14 marzo 2010, per aver violato le leggi che proibiscono l'apologia del fascismo». Lo rende noto l'Anpi Roma e Lazio.

IL RICORDO - Il 14 marzo scorso infatti si è tenuta al sacrario dei caduti della Repubblica Sociale Italiana di Nettuno una celebrazione per ricordare il prof. Pio Filippani Ronconi, Ufficiale combattente del II Battaglione SS italiane «Vendetta», ferito in azione di guerra sul fronte di Nettuno. Al ricordo hanno preso parte un centinaio di persone che hanno deposto una corona di alloro con un nastro tricolore con la scritta «Il mio onor si chiama fedeltà».

LA REAZIONE DEL SINDACO - Solidarietà ai partigiani viene espressa dal sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta. Il giovane primo cittadino del Pd, 32 anni, afferma di preferire la «commemorazione di chi ha combattuto per la libertà e la democrazia e che si trova sepolto proprio qui, al cimitero americano di Nettuno. Il più grande d'Europa».

Redazione online corriere.it

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