Finalmente si ritorna a parlare di scuola dopo il caso della maturità

La reazione spropositata che si è registrata per la questione dell'orale all'esame di maturità,dimostra che in Italia bisogna riprendere in mano la questione scuola con una profonda rivoluzione culturale stile '68 quella che fa tanto paura a chi ideologicamente sta impostando da tempo una scuola pubblica sempre più votata a servire il sistema che a forgiare menti critiche e pensanti. Ordine, disciplina e non pensiero critico. Il dissenso? Si reprime. Finalmente si ritorna a parlare di scuola dove i problemi di ieri sono rimasti irrisolti a cui si sono sommati quelli della società più spietata e individualista di sempre. L'autorevolezza a scuola non la si ottiene solo aumentando gli stipendi del personale. Che sono bassi per non dire indecenti se si pensa a quelli degli ATA. Il rispetto non lo si ottiene inasprendo le norme. La scuola di oggi è un supermercato dove le famiglie hanno un potere di ingerenza spropositato. Addirittura adesso possono anche scegliere il docent...

Il magistrato non può allontanare da scuola i ragazzi border line


Nelle scuole la sicurezza degli allievi deve fare i conti con il diritto allo studio di tutti i ragazzi, anche quelli border line. Infatti, il magistrato non può allontanare dall’istituto, su sollecitazione del preside e degli insegnanti, un giovane pericoloso. Al più può avviare un processo per rintracciare eventuali responsabilità.

Lo hanno stabilito le Sezioni unite civili della Cassazione che, con la sentenza n. 18378 del 19 agosto 2009, hanno confermato, con una decisione durissima, la misura della censura disposta dal Csm nei confronti di una toga che aveva adottato un provvedimento di allontanamento di un giovane da scuola.

Debora Alberici cassazione net

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