Che fine ha fatto la fantomatica prigione di Moro di via Massimi?

Ne avevamo parlato anche su queste pagine, pur esprimendo delle perplessità, su quella che poteva essere stata la prima prigione di Moro, in relazione all'inchiesta del giornalista Zatti della Rai. Il reperto 777 sarebbe stato determinante per indicare la Loyola University di via Massimi. Ma, come già era stato segnalato dal gruppo 16 di marzo e poi in un post significativo pubblicato su insorgenze.net si è sostanzialmente smentito in modo evidente che il reperto 777 corrispondesse a Loyola University. La location era invece la prigione di Ascoli Piceno. Bisognerebbe sul punto chiedersi perchè Morucci avrebbe fatto quel disegno, per quale scopo, e chi gli aveva fornito i dettagli di quel sito carcerario. Altro discorso, è invece, la questione della prima prigione di Moro. Effettivamente non si può escludere che presso la Loyola University possa essere stata la prima temporanea prigione di Moro. Ma la cosa sconcertante è che si è passati dal parlare per alcuni giorni con tanto di s...

Aggressione del cane: lesioni colpose per il padrone

Corte di cassazione - Sezione IV penale - Sentenza 23 aprile-26 maggio 2009 n. 22038

I cani di grossa taglia devono essere tenuti sotto stretta vigilanza dai proprietari. In caso di aggressione si configura il reato di lesioni personali colpose. Lo precisa la Corte di cassazione con la sentenza n. 22038/09 (pubblicata sul sito di «Guida al Diritto» http://www.guidaaldiritto.ilsole24ore.com/). I Supremi giudici si sono trovati alle prese con una vicenda decisamente singolare in cui un cane boxer aveva aggredito e ucciso uno yorkshire tenuto in braccio dal proprietario. Oltre alla morte dell'animale, il padrone aveva subito lesioni piuttosto serie al braccio. Decisamente curiosa la decisione del giudice di pace che aveva scagionato il proprietario del boxer ritenendo che le ferite fossero state riportate a seguito di una caduta. I Supremi giudici, invece, hanno puntualizzato che sebbene le versioni fornite dalle parti fossero tra loro discordanti non poteva non essere riconosciuto un evidente nesso di causalità tra l'aggressione del cane e i danni fisici riportati nonchè la morte del piccolo cane.
guida al diritto

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