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Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine

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Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”   inaugurato il 4 settembre del 2006  ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...

L'importante operazione di Trieste conferma come debba essere una priorità investire contro le mafie

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Siamo lontano dalle 23 tonnellate di cocaina sequestrata nel 2021 ad Anversa, ma le 4 tonnellate di cocaina sequestrate a Trieste, sono un colpo importante, tra i principali sequestri di cocaina in Europa, ed è il più importante dello Stato contro un sistema criminale che oramai per fini logistici evidentemente pensa di poter fare appoggio sul più importante porto italiano, per movimentazione merci, quale quello di Trieste. Ricordiamo che già in passato vennero fatti sequestri importanti di cocaina nel porto cittadino. Operazione notevole della Guardia di Finanza e della DIA, colpiti i rapporti soprattutto tra Italia e Colombia, dove la 'ndrangheta esercita un ruolo di dominio importante. Una quarantina di arresti per una operazione di carattere internazionale che dimostra come, covid o non covid, la criminalità organizzata i suoi scambi non li ferma, salvo quando si va a scontrare contro lo Stato che sa fare bene il suo lavoro. Questa indagine conferma come sia una priorità costan...

La provincia di Gorizia nella relazione della DIA. Il problema delle mafie c'è. Si attenziona in particolar modo Monfalcone

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Nella relazione periodica della DIA il FVG oramai continua ad avere uno spazio tutt'altro che marginale, con la presenza di tutte le principali organizzazioni criminali italiane e non solo, e la provincia di Gorizia, forse la più "debole" economicamente e politicamente del FVG, non è certamente immune da tutto ciò. Nella relazione si legge infatti che  la provincia di Gorizia è contraddistinta da importanti attività commerciali e industriali tra cui figurano i cantieri navali di Monfalcone, peraltro sul territorio è stata riscontrata nel recente passato l’operatività della criminalità campana attiva in particolare nel settore degli stupefacenti  e nella gestione e smaltimento illecito di rifiuti.  Si ricordano alcune operazioni.   Con l’operazione “Darsena 2”, del 2013, le investigazioni della DIA avevano svelato tentativi di infiltrazione di un imprenditore palermitano vicino a cosa nostra, in appalti relativi ai cantieri navali. Si rammenta l’operazione “Cant...

FVG e mafie: la collocazione geografica ne fa un crocevia naturale per traffici di ogni tipo e attrae l'attività di riciclaggio

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La relazione della DIA per il primo semestre 2020 dedica quasi quattro pagine alla nostra regione. Nel giro di pochi anni si è passati da poche righe a quattro pagine, ciò a dimostrazione di quanto la questione delle mafie sia oramai un problema non da poco conto anche qui, nell'estremo nord est. Infatti nella relazione si parte evidenziando come "il Friuli Venezia Giulia rappresenta, ormai da tempo, un territorio di possibile espansione della criminalità organizzata, sempre orientata ad individuare nuove aree da infiltrare e capace di operare anche in ambito transnazionale. La collocazione geografica del territorio ne fa un naturale crocevia per i traffici, legali e non, di persone e di ogni tipo di merce". Si ricorda ad esempio  il sequestro effettuato, il 21 febbraio 2020, dalla Guardia di finanza nel porto di Trieste, di circa 55 tonnellate di sigarette di scarsa qualità provenienti dalla Turchia, introdotte nel territorio nazionale con una modalità finalizzata ad el...

FVG , territorio esposto all'interesse delle consorterie criminali e quella infiltrazione silenziosa delle mafie in regione

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La relazione della DIA con la quale chiude il 2018 sottolinea che il nostro territorio, quello del Friuli Venezia Giulia, "appare evidentemente esposto all’interesse delle consorterie criminali che, avendo a disposizione ingenti capitali da investire, frutto di attività illecite, vedono nelle aree a maggior vocazione imprenditoriale un punto d’approdo, c on una silente azione di infiltrazione nell’economia legale. " Si sottolinea, altresì, che "il Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Trieste ha evidenziato, nella propria relazione inaugurale all’anno giudiziario 2019, come ad un costante calo dei reati di tipo predatorio stia, di contro, corrispondendo un aumento dei segnali sintomatici di una silente infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico della regione. Un rischio di infiltrazione mafiosa rilevato anche dalla “Commissione parlamentare antimafia” della XVII Legislatura nella relazione conclusiva. I dati dell’Agenzia nazio...

La più grande operazione contro le mafie nel Nord Est. Ma i problemi per la politica sono altri

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"Si tratta dell'operazione più importante contro la criminalità organizzata di stampo mafioso a Nordest". Le parole degli inquirenti sono inequivocabili . Operazione posta in essere dalla Guardia di Finanza e la Polizia, coordinate dalla Dda di Venezia, 50 misure cautelari (47 in carcere, 3 ai domiciliari), 11 provvedimenti di obbligo di dimora ece e con un sequestro di beni per 10 milioni di euro. La camorra è radicata pienamente nel NordEst. Dall'Emilia al Veneto il passo è stato rapido. Erano presenti in più rami, dal credito, all'infiltrazione politica, dalla concessione di manodopera a basso costo, alla droga, prostituzione, gestione del credito. Insomma, le condotte tipiche delle mafie. Ma per la politica meglio occuparsi di altre priorità. Che priorità non sono, mentre il territorio sprofonda, e sempre più in ostaggio delle mafie. Quella contro le mafie è una guerra vera e propria e va combattuta come tale. Altrimenti non se ne esce più. Una guerra ch...

Antimafia: Per la prima volta sei pagine della relazione DIA solo sul FVG

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Che il Friuli Venezia Giulia non sia immune dalle mafie, lo sapevamo da tempo. Ma impressiona vedere come, nell'ultima relazione della DIA, che ha per riferimento il primo semestre del 2018, si sia passati dalle canoniche poche righe dedicate al FVG, a ben sei pagine strutturate solo su questa regione. Ciò perchè è cambiata anche la struttura della canonica relazione rispetto al passato. Si ricorda che nelle pregresse relazioni si evidenziava che “…la presenza delle mafie in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige non appare così consolidata e strutturata come nelle regioni del nord ovest, ma diversi elementi fanno ritenere che siano in atto attività criminali più intense di quanto finora emerso perché l’area è considerata molto attrattiva…” Cosa dice il quadro attuale? FVG polo di potenziale attrazione per sodalizi criminali mafiosi Si scrive che "la ricchezza del tessuto economico-produttivo del Friuli Venezia Giulia permette di riprodurre lo stato di s...

Relazione DIA: sul territorio del FVG registrate presenze di soggetti collegati alla 'ndrangheta

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Mentre si parla del più e del meno, il problema dei problemi che affligge l'Italia, che è un prodotto effettivamente made in Italy, non attira più di tanto l'attenzione mediatica, l'opinione pubblica. Non scandalizza. Salvo quando si tratta di creare qualche notizia ad effetto o ci si deve fare belli in TV per apparire come il nuovo paladino o paladina dell'antimafia. In FVG la questione mafie è un fatto notorio e problematico.  Nella relazione della DIA a conclusione del 2017 , la regione ha un breve trafiletto, nel secondo semestre del 2017, non più una sezione singola ,come nel primo semestre ma affiancata al Trentino Alto Adige. Si parla specificatamente del problema 'ndrangheta. Così si legge: "Per quanto in Friuli Venezia Giulia non si sia finora registrato un vero e proprio radicamento da parte di compagini ‘ndranghetiste, non mancano segnali relativi ad interessi malavitosi, finalizzati in primo luogo al riciclaggio dei proventi illeciti. Sul terr...

La questione mafie in FVG ma è percepita realmente come un problema?

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Da un lato film, slogan, ritualità, dall'altro chi combatte, giorno e notte, silenziosamente le mafie, mettendo continuamente a rischio la propria vita, perchè la lotta contro le mafie è una cosa seria, non un qualcosa da banalizzare o mediatizzare. Purtroppo dei cortocircuiti sono avvenuti anche all'interno del più complesso e variegato mondo dell'antimafia, le denunce in tal senso sono state diverse,da chi ne ha evidenziato il carattere del business da chi ha evidenziato in alcuni casi come le stesse mafie abbiano fatto ricorso al mondo dell'antimafia per perseguire i propri fini. In FVG il problema delle mafie c'è, esiste. Lo si scopre ad ondate, passando dalle inchieste, dalle pubblicazioni delle relazioni degli organi preposti che anno dopo anno evidenziano come in modo sistematico e con maggiore costanza le mafie da radicamento possibile sono passate ad un significativo accrescimento in FVG, a a partire da Camorra e 'Ndrangheta che pare non essere lont...

FVG: la 'ndrangheta è "attiva e connessa al territorio" e "non è estraneo alla mire espansionistiche della mafia

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Sulle pagine di questo Blog sono anni che si riportano le segnalazioni e le relazioni della Direzione investigativa antimafia. Sono anni che si denuncia un crescente incremento delle presenze ed attenzioni da parte delle cosche calabresi, più che di quelle camorristiche e mafiose. Ed ogni  anno ci si avvicina sempre di più all'affermazione del radicamento in Friuli Venezia Giulia delle mafie. Di chi le responsabilità? Quale attenzione da parte dello Stato ad una regione di confine come il FVG che è strategica per la sua collocazione per le mafie del terzo millennio? Perchè le mafie di una volta non ci sono più. Oggi i film e la gran parte dei libri raccontano una mafia vecchia, è sempre più difficile inquadrare e comprendere quella nuova, che se ha pur mantenuto fermi i suoi rituali, ha mutato in modo rilevante le sue modalità operative. D'altronde in Italia ci siamo accorti spesso dell'esistenza della mafia solo quando questa ammazzava, sparava, faceva saltare in ari...

Per la prima volta nella storia di Ronchi arriva l'antimafia

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No, nessun effetto  cinematografico. Niente sirene spiegate, palette fuori dall'auto in corsa. Niente poliziotti con il passamontagna. Ma in una regione come il Friuli Venezia Giulia non più isola felice, ma presa di mira dalla camorra e dalla 'ndrangheta in particolar modo ,quando si realizzano cantieri ed opere di una certa rilevanza bisogna metterlo in conto. Cosa? L'accesso del gruppo interforze che ha la scopo di intervenire per prevenire infiltrazioni mafiose nei pubblici appalti.  Il prefetto dispone accessi ed accertamenti nei cantieri delle imprese interessate all'esecuzione di lavori pubblici, avvalendosi, a tal fine, dei gruppi interforze  ed al termine degli accessi ed accertamenti disposti dal prefetto, il gruppo interforze redige, entro trenta giorni, la relazione contenente i dati e le informazioni acquisite nello svolgimento dell'attività ispettiva, trasmettendola al prefetto che ha disposto l'accesso. Il prefetto,  una volta acquisita l...

Il Friuli Venezia Giulia si dota di una legge contro le mafie

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Parlare di mafie in FVG non è più un tabù. Oramai è fatto incontrastato che le mafie da lungo tempo sono sbarcate in questa regione, in particolar modo 'ndrangheta e camorra, senza dimenticare anche le mafie straniere. I settori nelle quali intervengono maggiormente sono attività di riciclaggio, droga e rimane alta l'attenzione rispetto alle potenziali infiltrazioni nel settore degli appalti (importanti interventi in atto o in fieri sono collegati alla viabilità' e logistica portuale) e negli apparati economici e produttivi. Diversi sono i beni confiscati alle mafie, una mafia che non spara, ma che è presente. Provvedimento legislativo nato su iniziativa e proposta del Movimento Cinque Stelle e con 30 voti favorevoli l'Aula il 29 maggio 2017 ha detto unanimemente sì alla legge contenente norme per prevenire e contrastare i fenomeni di criminalità organizzata e di stampo mafioso. Un testo rivisto per alcuni aspetti rispetto all'originario ma rimangono intatti d...

Con i beni sequestrati e confiscati alle mafie si potrebbero fare manovre di miliardi di euro

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          Se pensiamo che l'Italia rischia di andare in seria difficoltà per la manovra aggiuntiva economica richiesta dall'Europa, di circa 3 miliardi di euro e se si guardano le cifre sequestrate e confiscate alle mafie, qualcuno si potrebbe porre qualche interrogativo. Sono più di 15 miliardi i beni sequestrati alle mafie e più di 7 miliardi quelli confiscati. Cifre enormi, con cui si potrebbero fare manovre finanziarie importanti, ristrutturare tutte le scuole italiane, dare boccate di ossigeno ai nostri Comuni stritolati dal patto di stabilità, soddisfare i doveri con l'Europa, aiutare i cittadini in difficoltà senza dover fare nuovi sacrifici. Dalla lettura dei dati è interessante notare come sia Cosa nostra l'organizzazione a cui sono stati sequestrati più beni, nonostante da anni si ripete che è la 'ndrangheta l'organizzazione più forte e potente anche a livello economico, ed i sequestri inferiori rispetto all'immenso patrimonio crimin...

La relazione DIA sul primo semestre 2016:in FVG la presenza di mafia e 'ndrangheta è ampiamente documentata

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Sono anni ed anni che il territorio del FVG è monitorato dagli organismi operanti nel settore dell'antimafia ed anno dopo anno i segnali di allarme aumentavano per arrivare alla situazione attuale che vede la DIA, nella relazione appena pubblicata nel sito del Parlamento, riguardante il primo semestre del 2016,affermare in modo inequivocabile che la presenza di mafia e 'ndrangheta nella nostra regione è ampiamente documentata. E le inchieste recenti fatti anche dalla stampa locale altro non hanno fatto che confermare ciò. Oramai ci sono, e sono un problema con il quale non si può e non si deve convivere, ma un problema che va contrastato con tutti i mezzi leciti possibili soprattutto prima che queste organizzazioni criminali si strutturino, prima che arrivino, ad esempio, le 'ndrine del FVG. Ma quanto siamo realmente preparati? Mafia ed ‘ndrangheta sono i due capitoli in cui si parla specificatamente del Friuli Venezia Giulia. Venendo al contenuto della relazione...

'Ndrangheta e FVG. Nella relazione della DIA: è area di interesse delle cosche calabresi per riciclaggio

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A fine luglio 2016 è stata pubblicata la periodica relazione della DIA, il periodo di riferimento è il secondo semestre del 2015. In merito alla questione mafie nel FVG, questa viene, come sempre, accorpata al Veneto. La voce del Friuli Venezia Giulia emerge quando si parla di 'ndrangheta. La DIA ricorda che "se la 'ndrangheta dovesse depositare un bilancio consolidato, è praticamente certo che i risultati economici del "gruppo" dipenderebbero in larga parte dai proventi derivanti dalle attività fuori Regione d'elezione e, dalle voce "estero". Ma si evidenzia anche che a causa di un mero ancestrale patrimonio identitario che cosche di diversa matrice provinciale, in alcuni casi addirittura contrapposte, fuori Regione riescono a "dialogare", creando solide convergenze affaristico - criminali.  Ecco allora che Paesi come la Germania, il Canada e gli Stati Uniti d'America, per citarne alcuni, e più vicino a noi, Regioni come il Pi...

Una pizza e pasta mafiosa possono essere pericolose quanto una bomba

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Leggendo le varie operazioni che sono state realizzate sul territorio nazionale, dall'inizio di questa estate  contro le mafie verrebbe da pensare che, ricordando il titolo di un vecchio film se la mafia uccide solo d'estate, le mafie vengono colpite duramente in estate. Chiaramente trattasi di una coincidenza, perché le operazioni sono costanti. Quanto accaduto, per l'ennesima volta, nella nostra regione, riporta alla mente l'operazione che Repubblica nel 2010 definì come Pasta Connection. Si ricordava che "dove c'è pizza c'è mafia", riportando la frase di uno un dei pochi pentiti calabresi all'indomani della strage di Duisburg, in merito alla situazione del radicamento della 'ndrangheta in Germania. Operazione, quella di Pasta connection che ha portato Repubblica a scrivere che “ è la più grande catena di ristoranti in Italia, conta almeno 5 mila locali, 16 mila addetti, e fattura più di un miliardo di euro l'anno. Non ha un marchi...

Non chiamateli calabresi ma 'ndranghetisti

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E' andato, in diverse edicole del monfalconese, letteralmente a ruba il Piccolo del 2 luglio. La notizia, ed è una notizia con la N maiuscola, che ora è un dato certo, assodato, comprovato, la presenza della 'ndrangheta in queste zone, ed è stato uno shock per tanti, una conferma per altri. La cosa che più mi ha fatto piacere, nel dispiacere della situazione complessiva, è che il Piccolo non ha genericamente parlato di calabresi, ma di 'ndrine, di 'ndranghetisti. Ed ha fatto la cosa giusta. Da calabrese emigrato, come tanti che viviamo in questa regione da anni, non posso che riconoscere la correttezza di questo stile. Personalmente, come tanti che si sono ribellati nel loro piccolo a questa bestialità, chiamata 'ndrangheta che soprattutto dopo la "piemontesizzazione" del Sud Italia, in relazione all'affermarsi della questione meridionale ha trovato sempre maggiore consistenza, fino alla trasformazione epocale avvenuta con la fine dei sequestri d...

Blitz della DIA tra Monfalcone e Trieste ennesimo campanello di allarme

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Se la zona a cavallo tra la provincia di Napoli e Caserta è nota per essere la " terra dei fuochi", dove ancora oggi, nonostante le belle parole continuative di chi governa questo Paese, nulla è stato fatto per sanarla, per bonificarla, anzi si continua a coltivare in zone interdette ed i prodotti nocivi arrivano sulle nostre tavole come e niente fosse. Se in questa zona si continua a morire di tumori e cancro, se in questa zona sono stati scaricati rifiuti tossici provenienti soprattutto dal Nord Est,nel Nord Est si continua a sottovalutare il fenomeno delle mafie. Il Veneto, in tal senso, ad esempio, nulla ha da invidiare alla "terra dei fuochi".  Ci sono diverse inchieste che hanno dimostrato, sulla base accusatoria, nell'attesa che i processi giungano a compimento, come parte del Veneto sia semplicemente avvelenato e non impropriamente può essere definita terra dei veleni. Un procedimento continuo, mafioso, sistematico, iniziato da quando praticame...

Mafie in FVG: la relazione della DIA del primo semestre 2015 , attenzione a Monfalcone e Trieste

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Il Friuli Venezia Giulia non è più terra immune dal fenomeno mafioso. Questo è un dato di fatto oramai noto, anche se a dirla tutta si continua a far finta di nulla, salvo ovviamente le attenzioni come poste in essere da parte della Magistratura, dalla forze dell'ordine ed ogni tanto dalla stampa e qualche libro. Legare le mafie al FVG d'altronde può essere una lesione all'immagine per la nostra regione, può essere un fattore che allontana gli investitori. Può essere un fattore che mina l'impero della legalità, della cultura alla legalità. Ma l'impero è caduto da un pezzo, e la crisi ha certamente aiutato il sistema mafioso, tutto, ad inserirsi anche nel nostro tessuto economico e sociale se non pure politico. Ma negare l'evidenza significa essere omertosi ed essere omertosi significa fare il gioco diabolico delle mafie, tutte. Fondamentale è il ruolo della società civile ma anche dei Comuni. Insisto sul fatto che, a parer mio, è di vitale importanza apr...

In provincia di Gorizia diverse misure cautelari su disposizione della DDA

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Recentemente è stato lanciato l'allarme sulla questione mafie  ed in particolar modo sull'attenzione della 'ndrangheta, che spadroneggia nel campo della cocaina, in provincia di Gorizia, territorio che vive una grande depressione a livello sociale ed economico e dove l'attenzione della criminalità organizzata sussiste.  La Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri hanno eseguito, nelle prime ore del 21 ottobre, una decina di misure cautelari nell’ambito di una vasta operazione antidroga avviata in provincia di Gorizia. Analoghe misure, per un totale di 51 ordinanze emesse dalla D.D.A. di Milano, sono state eseguite in altre province italiane. Dal comunicato reso noto dalle autorità emerge che "i  fatti risalgono ad una sera del marzo 2010 quando, durante un intervento per lite in famiglia a Grado (GO), un uomo confessò che la sua particolare esagitazione era dovuta al consumo di cocaina indicando altri consumatori e fornitori. Da lì iniziò un’attività d’inda...