Uno dei primi incontri ufficiali del nuovo sindaco di Fiume Marko Filipović è avvenuto con il console generale della Repubblica Italiana Davide Bradanini. Come rende noto il sito istituzionale della città di Fiume all'incontro hanno partecipato anche al vice sindaco Sandra Krpan, il segretario del comitato delle minoranze Verena Lelas, il presidente dell'assemblea italiana di Fiume Moreno Vrantanich e Marin Corva, presidente del comitato esecutivo dell'Unione Italiana. Il tema dell'assemblea è stato il miglioramento della cooperazione tra l'Italia e la città di Fiume e la minoranza nazionale italiana che è stato definito fino a quel momento come eccellente. Anche se delle criticità a Fiume non sono mancate a partire per esempio dalla questione del programma della città di Fiume capitale europea della cultura, non è stato scritto in italiano ad esempio. E non è stata una mancanza da poco. Il sindaco Filipovic ha espresso la sua soddisfazione sul fatto che uno dei suoi primi incontri ufficiali siano avvenuti sul tema della minoranza italiana, "una delle minoranze nazionali più numerose della città". Tra i progetti di miglioramento c'è quello dell'insegnamento della lingua italiana nelle scuole fiumane, della ricostruzione delle tombe nel cimitero di Kozala/Cosala, per i quali lo Stato italiano ha fornito anche determinate risorse. Insomma parte formalmente sotto il buon auspicio il nuovo corso fiumano, che si porrà in parte in continuità con quello pregresso del sindaco Vojko Obersnel dopo una quasi ventennale esperienza amministrativa fiumana, per sei volte eletto a sindaco di Fiume. L'incontro si è concluso con l'auspicio che i rapporti tra Italia e Croazia possano migliorare, ricordandosi che le porte della città di Fiume sono sempre aperte agli italiani, come ha fatto intendere il nuovo sindaco fiumano, l'auspicio è che magari si possa un giorno formalizzare un nuovo patto d'amicizia tra la città di Trieste e Fiume, i cui rapporti a causa delle politiche nazionalistiche italiane con la celebrazione di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume sono stati tutt'altro che positivi. Quando verrà rimossa la statua di D'Annunzio da Trieste si potrà forse iniziare a parlare di un nuovo corso di amicizia tra la nostra Trieste e Fiume ritrovandosi ad esempio in quel 18 marzo del 1719 quando Carlo VI pose le basi per il porto franco fiumano e triestino. Questa è la data che unisce la città di Fiume e Trieste come non mai nella loro storia, e non sicuramente quel disastroso 12 settembre del 1919, giorno in cui D'Annunzio con i legionari occupò la città di Fiume. Il 18 marzo è la data su cui si dovrà lavorare per un gemellaggio politico e culturale e storico nel segno dell'amicizia tra la nostra regione del Friuli Venezia Giulia e la città di Fiume.
mb
fonte notizia e foto Grad Rijeka
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