Si ripristini a Ronchi la storica lapide della strage nazifascista del 15 settembre '43, il massacro di 8 soldati

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Il 15 settembre del 1943, cioè pochi giorni dopo la costituzione della storica Brigata Proletaria, quando mille partigiani si ritrovarono a Selz per cercare di arrestare, con la battaglia di Gorizia, l'avanzata nazista, a Ronchi si realizzò una strage per mano nazista, che comportò la morte di 8 soldati. Come avevamo già ricordato recentemente sulle pagine del Piccolo, di questa tragedia ne fu realizzata una specifica scheda storica per iniziativa di Luzzi, nell'importante atlante delle stragi nazifasciste e quella del 15 settembre '43 è stata l'unica avvenuta a Ronchi. Per anni venne realizzata una cerimonia,  il parroco, don Falzari, fece innalzare nell’immediato dopo guerra una lapide con una croce ed una scritta sul marmo nero: Tendenti alla Patria, freddati dal piombo ai piedi del Carso, qui sostano i loro corpi per riprendere la via alla Patria eterna nella resurrezione finale. Req. aet. dona eis Domine et lux perpetua luceat con i solo nomi dei tre allora...

Il Sindaco di Parigi propone la cittadinanza onoraria a Patrick Zaky e denuncia il regime di Al Sisi che ringrazia e va avanti





Più si urla, e più il regime si chiude a riccio. L'Egitto di Al Sisi ha circa 60 mila detenuti in qualità di oppositori o così considerati dal regime, reputati come una minaccia per la sicurezza nazionale. Patrick Zaky continua a rimanere in galera, in regime di detenzione cautelare e forse sarebbe il caso di valutare un radicale cambio di strategia comunicativa e mediatica visto che ad oggi si sta ottenendo l'effetto contrario. Intanto, mentre Al Sisi viene ricevuto con tutti gli onori in Francia, il sindaco di Parigi propone la cittadinanza onoraria a Patrick Zaky, ad Abdel Fattah, blogger e figura emblematica della rivoluzione del 2011, Esra Abdel Fattah simbolo della resistenza femminile ed a Sofia Magdy, giornalista. 
 
 

Il tutto viene reso noto da Bahey eldin Hassan nel suo profilo Twitter ufficiale diffondendo il comunicato del Comune di Parigi, dove si evidenzia che si è deciso di ricevere Al Sisi, rispettando i protocolli, ma con lo scopo di denunciare le violazioni dei diritti umani compiute in quel regime. Sarà. Visto che Al Sisi se ne sbatte di tutte queste parole, in un vecchio continente fatto di parolai, e alla fine quello che incassa, sorridendo, sono affari, vendita di armi, e collaborazioni militari, cioè quello che voleva.  In Europa ancora non si è capito come ci si deve comportare con questa dittatura. Va isolata. Va considerato Al Sisi al pari di un  Mussolini di turno, ma così non è, continuando a sbagliare, alla grande.

mb

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