Maggio 1948: il primo treno d'Italia a Monfalcone dopo la guerra

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Poche ore dopo l'insediamento del primo Presidente della Repubblica, a Trieste, giungeva il primo treno d'Italia, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Treno che passava chiaramente anche dalla stazione di Monfalcone, come testimonia un breve fermo immagine tratto dal prezioso video dell'archivio dell'Istituto Luce. Il video interessa l'i naugurazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste. Fu un fatto storico di estrema importanza, un piccolo segnale di ritorno alla normalità in un Paese ridotto in macerie a causa della seconda guerra mondiale. Le ferrovie sono sempre state importanti nel nostro territorio, soprattutto grazie agli investimenti originari effettuati dall'Impero asburgico. Nel 1854 venne infatti aperta la linea da Trieste a Vienna  attraverso il Semmering. Il progettista fu il veneziano Carlo Ghega, a cui a Trieste è dedicata una via in città, linea di 14 gallerie, una delle quali raggiungeva la lunghezza di  ben 1431 m, con 16 viadotti e

L'Emilia Romagna è la prima regione italiana a "sospendere" i rapporti con l'Egitto


Ad oggi in Italia sono la Camera dei deputati ha osato sospendere i rapporti diplomatici con l'Egitto.  Ma un secondo tassello si sta unendo  a quello della Camera. E arriva da una Regione importante. Una delle più importanti. Mentre la Regione di Giulio, il Friuli Venezia Giulia, ha eliminato lo striscione verità per Giulio dalla facciata del palazzo regionale ed eliminato il logo anche dal sito della Regione, è rimasto solo su quello del Consiglio regionale, è l'Emilia Romagna a dare un segnale importante. No, non è una sospensione dei rapporti diplomatici. Ma è pur un segnale importante e per come vanno le cose nel disastrato nostro Paese per nulla scontato. La vice presidente della Regione Elly Schlein, ha dichiarato che intervenendo a nome della Giunta regionale  ha chiesto "di sospendere e rinviare in Commissione la ratifica di un accordo di collaborazione sull'educazione e la formazione professionale tra Regione Emilia-Romagna e il Fondo per lo Sviluppo dell’Educazione affiliato al Consiglio dei Ministri Egiziano, perché non ravvisiamo in questo momento le condizioni per ratificare la proroga di un accordo che coinvolge il Governo egiziano, con cui non possiamo considerare normali le nostre relazioni quando da 52 mesi ancora chiediamo verità e giustizia per Giulio Regeni, senza ottenere risposte, e dal 7 febbraio Patrick Zaki, studente iscritto all'Alma Mater di Bologna, è detenuto in un carcere egiziano senza avere alcuna chiarezza sulle ragioni e la durata di questa detenzione e senza notizie sulle sue condizioni psico-fisiche, che ci preoccupano. Con la Giunta regionale ci uniamo alla voce di chi chiede la liberazione di Patrick Zaki e il rispetto dei suoi diritti fondamentali e ringrazio l'Assemblea legislativa che ha condiviso la necessità di questo rinvio e di un supplemento di riflessione sulla questione".
E ora ci si aspetta un comportamento simile anche dalle altre Regioni, perchè come sappiamo l'Egitto rincorre diverse regioni italiane con le quali realizzare affari, è successo con la Campania,con la Sardegna, ad esempio.

mb

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