O Gorizia, tu sei maledetta, un noto verso poco amato dalle parti di Gorizia, una città vittima sull'altare di due catastrofiche guerre mondiali, a partire dalla prima, con la quale venne sottratta all'Austria, che per qualche misterioso motivo era nota come la "Nizza d'Austria" per diventare la città "santa d'Italia". E di vie dedicate a santi comunque ve ne sono diverse a Gorizia. Se ne contano una decina. Ma quelle che abbondano di più, rimanendo in tema, solo quelle dedicate al militarismo. Sono tante, troppe, che ha segnato in modo potente l'identità di questa città. Gorizia fa rima con guerra, con eserciti, con militarismo. Ma questa storia può anche cambiare in una società che vuole lasciarsi alle spalle un passato superato e che si auspica di non dover più rivivere. Sono ad esempio una ventina le vie dedicate alle brigate e reggimenti vari come la:
BRIGATA ABRUZZI, BRIGATA AVELLINO, BRIGATA CAMPOBASSO, BRIGATA CASALE, BRIGATA CUNEO, BRIGATA ETNA, BRIGATA GRANATIERI DI SARDEGNA, BRIGATA LAMBRO, BRIGATA PAVIA, BRIGATA RE, BRIGATA SASSARI, BRIGATA TOSCANA, BRIGATA TRAPANI, BRIGATA TREVIS,DIVISIONE GORIZIA, DIVISIONE JULIA, DIVISIONE MANTOVA,Reggimento Piemonte,Terza Armata, Reggimento "Cavalleggeri di Lodi", QUARTO STORMO CACCIA.
Ci saranno ovviamente vie dedicate a date simboliche nella prima quanto per i fatti della seconda guerra mondiale, come via 9 agosto, via 4 novembre, via 24 maggio, o largo 27 marzo.
Così come non mancheranno le classiche vie dedicate a personaggi simbolici o similari, come gli immancabili, per citarne alcune, Cadorna, Diaz, D'Annunzio, Duca d'Aosta,via Martiri della Libertà d'Italia, piazza della Vittoria, via Oberdan, corso Italia, via Volontari irredenti giuliani martiri della libertà d'Italia, per arrivare a una
via Balilla.
Una via presente inspiegabilmente ancora oggi in diverse città italiane, da Milano, a Roma, se si presume dedicata all'Opera Nazionale Balilla, istituzione fascista creata da Benito
Mussolini, a carattere parascolastico, fondata nel 1926 e sciolta nel
1937, quando per ordine del duce confluì nella Gioventù italiana del
littorio (GIL), alle dirette dipendenze del Partito Fascista? Oppure si tratta di tale
Giovan Battista (Giambattista) Perasso, detto
Balilla, irredentista, genovese, anti austriaco?
Passando dalle vie dedicate a monti o fiumi sacri per la guerra, come via Piave, via MONTE CALVARIO, via del MONTE CANIN , via del MONTE FESTA, via del MONTE HERMADA via del MONTE LUNGO, via del MONTE NERO, via del MONTE SABOTINO, via del MONTE SANTO, via del MONTE SEI BUSI, via del MONTECUCCO, via del MONTEGRAPPA. via del Montello, salita Monteverde.
Insomma, l'odonomastica fotografa l'identità di una città, questa è quella che si è voluta sino ad oggi preservare a Gorizia. Identità profondamente nazionalista e militarista. La storia non si cancella, ma la toponomastica e l'odonomastica, i nomi delle vie, delle piazze, che determinano l'identità dei luoghi, e i valori che si vogliono tramandare, sì. Si possono riscrivere.
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