Perchè è ancora importante conosce la verità sul caso Moro?

Siamo vicini ai 50 anni dal quel fatto che ha segnato la storia della Repubblica italiana in modo indelebile, parliamo del caso Moro, ed ancora oggi, la verità piena, non c'è,perchè le ombre sono tante ed il rischio che continueranno ad essere predominanti è alto dal momento che diversi protagonisti si porteranno con sè la propria verità nella tomba. Il tempo trascorre imperterrito e la storia si adagia. Un caso su cui però la verità è necessaria averla, perchè è l'emblema di come si possa manipolare la storia, di come interessi plurimi concomitanti possano aver creato il caso perfetto per occultare, manipolare, celare, calunniare la verità storica, oltre che quella delle medesime vittime,per la difesa del potere, sia questo espressione famigliare, sia questo espressione di lobby. Di esempi su questioni controversie ve ne sono pur troppe ed alcune forse anche sfiorano i limiti dell'intelligenza umana per le prese in giro conclamate spacciate come verità storiche che hanno c...

Giorno del Ricordo: dopo il Cuore nel pozzo, Magazzino 18 e Red Land, ora arriva "l'abisso umano e le storie dimenticate"


Interessante notare la proliferazione nell'ambito culturale, teatrale, cinematografico, che sussiste in materia di Giorno del Ricordo, sostenuta da parte di quel mondo che qualcuno potrebbe definire quello dei soliti noti. Una proliferazione vivace, impressionante e che coinvolge anche le scuole. E poi, fiumi di polemiche. Si ricordi il cuore nel pozzo, che ha debuttato nel primo anno della legge sul Giorno del Ricordo, nel 2005. Lo spettacolo Magazzino 18, di Cristicchi, Red Land, i cui diritti sono stati acquisiti anche dall'Unione italiana per trasmetterlo in Slovenia e Croazia, grande lungimiranza ancora una volta per le istituzioni italiane chiamate a rappresentare i diritti della minoranza autoctona, certamente, per un film da premio Oscar che solo in America non hanno capito la genialità, il suo essere assolutamente oggettivo e non di parte. E il 2020 sarà segnato dallo spettacolo "l'abisso umano e le storie dimenticate". Di cui sicuramente ne sentiremo parlare.  Si parla di una uscita a Pordenone, e interessa due attori, Martina Valentini Marinaz ed il concittadino Enrico Bergamasco, già interprete di Red Land e regista del progetto, nonché della competente voce storico/giornalistica di Danilo Lazzarini, che ripercorre gli eventi storici. Si legge che il progetto mira ad una chiave di lettura dinamica originale e sperimentale, visuale e sonora. L’arco di tempo trattato copre una parte del periodo antecedente all’8 Settembre 1943 in Italia, per concludersi con alcuni eventi legati a Goli Otok del 1949.
Ma, come si apprende dal Piccolo di Monfalcone pare ci sarà una versione adattata anche alle esigenze  storiche monfalconesi dove si racconterà dell'esodo dei monfalconesi in Jugoslavia quando andarono soprattutto a Fiume a costruire il socialismo. Poi, a causa della rottura tra Tito e Stalin, finirà in dramma per tanti quell'esperienza, ma è stata la conseguenza di una lotta politica durissima e in quei tempi funzionava così. Non può che prendersi atto di ciò. A cui si devono aggiungere documentari, presentazioni di eventi, iniziative istituzionali di varo stampo che continuano da anni, in modo pressante sicuramente da 15 anni almeno e ogni anno ci sentiamo ripetere sempre la stessa storia. Storie che non conoscono nessuno. Sarà.

mb

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