La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Un anno di #GiletsJaunes nella Francia ad alta tensione sociale


La Francia è una pentola pronta ad esplodere. Un anno di proteste, continue, sistematiche, con alti e bassi, ma costanti del movimento eterogeneo dei Gilet Gialli, Gilets Jaunes, hanno lasciato il segno in tutta la Francia. Proteste nate per il caro vita che hanno visto confluire dentro di tutto e di più, ognuno cerca di portare acqua al proprio mulino, ma tutti con il primario obiettivo di rovesciare forse quello che viene considerato come il Presidente più odiato della storia della Repubblica francese, Macron. Il rischio però che la Francia alla prossime elezioni svolti verso l'estrema destra, è altissimo, anche se le forze di sinistra sono messe meglio rispetto ad esempio alla tragedia che si registra in Italia. La repressione contro questo movimento è stata enorme e continua ad essere enorme. Si parla di oltre 10mila persone messe in custodia, oltre 3100 condanne, di cui 400 con prigione immediata e 600 con misure detentive alternative. La Francia ha usato il pugno durissimo, ed anche se in questi ultimi mesi in Europa si è parlato poco o nulla di questo movimento, in realtà ha continuato a lottare e scendere in piazza in quelli che sono diventati i tradizionali sabato dei Gilet Gialli. L'attenzione sarà focalizzata sul prossimo 16 novembre, dove ricorrerà il primo anniversario di queste proteste che stanno sconvolgendo la Francia e contagiando l'Europa. Il mondo è in movimento, dall'Egitto, all'Inghilterra, dal Sud America, alla Catalogna, da Hong Kong ai paesi Arabi. Dove porteranno queste rivolte, diverse tra di loro, non è dato sapere, l'unica cosa certa è che i neofascismi e i neonazismi si stanno rinforzando oltre ogni previsione e rischiano di ritornare al potere lì dove ciò sembrava essere impensabile. L'Italia, che in questo momento non conosce proteste di piazza rilevanti, dove tutto pare essere sospeso, potrebbe essere il primo Paese tra i fondatori UE, da quando esiste l'Unione Europea, ad avere un governo da ventennio.
mb 
fonte immagine copertina social

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