Ne avevamo parlato anche su queste pagine, pur esprimendo delle perplessità, su quella che poteva essere stata la prima prigione di Moro, in relazione all'inchiesta del giornalista Zatti della Rai. Il reperto 777 sarebbe stato determinante per indicare la Loyola University di via Massimi. Ma, come già era stato segnalato dal gruppo 16 di marzo e poi in un post significativo pubblicato su insorgenze.net si è sostanzialmente smentito in modo evidente che il reperto 777 corrispondesse a Loyola University. La location era invece la prigione di Ascoli Piceno. Bisognerebbe sul punto chiedersi perchè Morucci avrebbe fatto quel disegno, per quale scopo, e chi gli aveva fornito i dettagli di quel sito carcerario. Altro discorso, è invece, la questione della prima prigione di Moro. Effettivamente non si può escludere che presso la Loyola University possa essere stata la prima temporanea prigione di Moro. Ma la cosa sconcertante è che si è passati dal parlare per alcuni giorni con tanto di s...
Ottieni link
Facebook
X
Pinterest
Email
Altre app
Ma i triestini cosa nel pensano nel vedere associato il nome della città ad una nave militare italiana?
Ottieni link
Facebook
X
Pinterest
Email
Altre app
-
La nuova LHD rimpiazzerà la portaeromobili Garibaldi. Una enorme nave della Marina Militare italiana che entrerà in servizio nel 2022, battezzata con il nome della città di Trieste. Sarà nota, insomma, come la Trieste. Il tutto a distanza di 90 anni esatti dall'ultima nave della Marina militare chiamata con il
nome della città di Trieste. Il primo Trieste risale all'incrociatore
pesante della Regia Marina che faceva parte della classe Trento.
Realizzato nella città giuliana, consegnato il 3 aprile del 1929,
sotto il regime fascista, affondato nel 1942 con 77 morti e 75 feriti gravi. Il 25 maggio del 2019, il giorno dopo l'anniversario dell'entrata in
guerra dell'Italia nella prima guerra mondiale, in Campania è stata varata
quella che è stata definita come "la più grande nave militare italiana
costruita nel Dopoguerra." E la città di Trieste donerà alla stessa la Bandiera di guerra. Come si legge nel sito della Fincantieri la nave Landing Helicopter Dock (LHD) ha la
sua missione principale nel trasporto di personale, veicoli e carichi e
nel trasferimento a terra degli stessi in aree portuali tramite i
sistemi di bordo e in zone non attrezzate tramite imbarcazioni di varia
tipologia (tra cui spiccano le piccole unità da sbarco tipo LCM con
capacità di carico fino a 60 tonnellate, quattro delle quali possono
essere ricoverate, varate e recuperate tramite un bacino allagabile
situato nella poppa della nave).Il profilo di impiego
militare della LHD prevede il trasporto e lo sbarco, in zone attrezzate e
non, di truppe, veicoli militari e attrezzature logistiche utilizzando
le apparecchiature e i mezzi di trasferimento in dotazione.
Il profilo di impiego civile prevede: supporto sanitario e ospedaliero; trasporto e sbarco anche in zone non attrezzate di personale e mezzi di soccorso ruotati o cingolati, fornitura a terra di acqua potabile tramite dissalatori di bordo o depositi nave,fornitura di corrente elettrica a terra per una potenza di 2000 kw e
distribuzione della stessa tramite unità di conversione e distribuzione
containerizzate, possibilità di ospitare a bordo personale specialistico o di
ricoverare personale civile fino a 700 unità più un numero analogo in
unità abitative containerizzate, base per operazioni di soccorso tramite elicotteri e battelli di dotazione organica.
Armata ovviamente con gli armamenti dell'ultima generazione. Quello che ci si chiede, ma i triestini, cosa ne pensano del fatto di vedere associato il nome della propria città ad una nave militare italiana? A 90 anni esatti dall'ultima volta dall'incrociatore Trieste? Sarebbe stato giusto consultare i cittadini, vista la portata di questa operazione, piuttosto che trovarsi per l'ennesima volta calate le decisioni unilateralmente dall'alto. Perchè quando questa nave verrà impiegata in qualche missione di guerra, spacciata per "umanitaria" non sarà proprio il massimo vedere associato il nome di Trieste a certe operazioni. Città che sta cercando di lasciarsi alle spalle quel '900 a cui è legata in modo potente e ogni volta che si cerca di fare un passo in avanti, verso altri orizzonti, viene inesorabilmente trascinata indietro nel tempo.
Credo che ne pensino molto bene, visto che quando qualcuno ha fatto trapelare l'intenzione della MMI di non darle più il nome "Trieste", c'è stata un'ondata di indignazione popolare con tanto di interlocuzione parlamentare
Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione? La matematica non è una opinione qualcuno disse... 1) per un calcolo della superficie e della capienza, il limite preso di misura è un numero di 4 persone/mq, 2) Piazza del Popolo ha una metratura di di 17.100 mq con una capienza massima e teorica di 68.400 ; 3) Piazza san Giovanni ha una superficie di 39.100 mq, con una capienza totale, quindi, di 156.000 persone. Direi che è arrivato il momento di non dare più i numeri... Marco B. MANIFESTARE A ROMA, QUANDO I PARTITI DANNO I 'NUMERI' - La fisica, con il principio della impenetrabilità dei solidi, insegna che due oggetti non possono occupare lo stesso spazio. Eppure c'é chi ritiene che questo classico teorema non si applichi alle persone, soprattutto se convocate in un determinato luogo ad esprimere pubblicamente la loro opinione politica. Fuor di metafora: quando si tratta di conteggiare i partecipanti alle manifestazioni, i partiti "danno i numeri"...
Il 13 novembre in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale della Gentilezza, nata da una conferenza del 1997 a Tokyo e introdotta in Italia dal 2000. Per questa propongo una storia per le classi di scuola primaria. La storia che segue, ambientata a Trieste, ha per protagonisti tre supereroi ed una nonna, Rosellina. Il disegno è stato fatto in una classe di una scuola dove la storia è stata letta. mb I tre supereroi e la nonnina Rosellina C’era una volta, anzi no. C’erano una volta tre supereroi. Avete presente quelli con i super poteri che si vedono nei film? Nei cartoni animati? Nei fumetti? Sì, proprio loro. E si trovavano in una bellissima città italiana, Trieste. Non erano mai stati prima a Trieste. Rimasero stupiti nel vedere quanto era lungo il molo sul mare, e quanto era enorme la piazza con due alberi di due navi dove sventolavano le bandiere, ogni tanto. Dopo essersi fatti un selfie sul molo Audace che è costruito sui resti di una vecch...
Trieste, Triest, o Trst, Udine, Udin, Weiden o Viden. Due città distanti poco meno di 100 km. Con una cultura profonda, una storia complessa, che ancora oggi divide. Due città capoluogo di due regioni differenti, con identità differenti, il Friuli, Udine, la Venezia Giulia, Trieste per fondersi e confondersi con una mescolanza spesso mal digerita nell'unità del Friuli Venezia Giulia senza più alcun trattino divisore passando dal cuscinetto della Bisiacaria. Nonostante nel complesso si sia in una regione poco più piccola della sola provincia di Bari per popolazione. La sua area è pari a 7.924 km² cioè di poco superiore alla provincia di Sassari o Torino o Cosenza o Bolzano ad esempio. Ma con o senza trattino la divisione e la rivalità tra queste due città esiste, persiste e resiste. Dai dileggi, ai giochi, dallo sport, dal basket al calcio, a tutto ciò che può portare alla rivalità. Due bellezze contrapposte se non opposte, dalla bora di Trieste all'eleganza di Udine, ...
Credo che ne pensino molto bene, visto che quando qualcuno ha fatto trapelare l'intenzione della MMI di non darle più il nome "Trieste", c'è stata un'ondata di indignazione popolare con tanto di interlocuzione parlamentare
RispondiElimina