La salvaguardia del verde sia la principale opera pubblica

Per ogni albero tagliato, uno nuovo deve essere piantato! Questo è il principio che fin dall'800 ispira la politica del rimboschimento in Svezia e ben due terzi del Paese sono coperti da foreste. Il FVG è una regione meravigliosa, però in sofferenza anche a causa delle problematiche dovute ad un clima sempre più caldo. Cambiamenti climatici o meno una certezza c’è, i nostri Comuni devono dare la priorità alla cura del verde. Sia questa la principale opera pubblica da sostenere. Mettere da parte altre opere, che al momento sono da considerarsi come secondarie e investire nel verde. A partire da Ronchi che da decenni se la passa male e dove sembra più di attraversare un cimitero di tronchi che un parco urbano in evidente sofferenza. Ronchi ha le potenzialità per divenire un giardino pubblico in stile inglese, ma ad oggi siamo solo nel mondo dei sogni. Servono interventi propositivi e non polemiche o strumentali. Ciò che è stato è stato, serve una visione e una volontà che sia final...

I Balcani si riuniscono con la "Schengen dei Balcani"? Ma non è il ritorno della Jugoslavia


Superato il centenario della nascita del Regno dei Serbi, croati e sloveni, era il 1 dicembre del 1918, nei Paesi dell'ex Jugoslavia, non è mai tramontata la nostalgia per un periodo storico che ha reso buona parte dell'area dei Balcani una potenza mondiale che lottava per costruire il nuovo ordine mondiale. Poi, si è sfasciato tutto con la morte di Tito, con l'effetto domino dei nazionalismi che hanno comportato un massacro fratricida i cui effetti ancora oggi sono tutt'altro che sopiti, anzi. Di provocazioni se ne contano ogni giorno, tra serbi, croati, sloveni, kosovari, ecc. Nel 1929 nascerà il Regno di Jugoslavia, si arriverà poi ad avere 9 capitali, Lubiana, Banja Luka, Spalato, Sarajevo, Cettigne, NoviSad, Nis, Skopje, passando poi dalla Repubblica socialista Jugoslavia al nulla di oggi. Tanti piccoli Stati divisi, e ognuno guarda al proprio orticello, chi sotto l'influenza degli USA chi della Russia, con la Turchia che prova a conquistarsi fette dei Balcani, vedi il caso dell'autostrada che finalmente dovrebbe unire Belgrado a Sarajevo.  Non c'è neanche una veduta comune su quali e quanti dovrebbero essere i Paesi dei Balcani. Su Wikipedia ad esempio si legge che sono: Croazia, Serbia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Bulgaria, Kosovo, Albania, Macedonia del Nord, Grecia e Turchia europea; per alcuni autori anche Slovenia, Romania e Moldavia.
Intanto, mentre la Slovenia è in Europa da tempo, la piccola oasi del capitalismo dei Balcani, la Croazia prova ad entrare nell'area Schengen, i Paesi fuori dal circuito europeo, come si legge sul Piccolo, Serbia, Macedonia del Nord e Albania daranno luogo "alla creazione di una sorta di "piccola Schengen" fra Paesi della regione ancora extra Ue".  Insomma, c'è voglia di riunirsi, in parte. Per ragioni economiche prima che culturali, mentre i vari Paesi balcanici continuano ad armarsi in modo importante.  I Balcani uniti potrebbero essere una potenza mondiale, un tempo terra cuscinetto tra l'Est e l'Ovest, oggi in gran parte in balia dei venti tutt'altro che di fratellanza, uguaglianza e libertà che arrivano dalla Russia.
mb

Commenti

  1. Questo non sarebbe successo se le potenze europee nel 1915 con il tradimento italiano, non avessero mosso guerra contro l'impero austroungarico che riusciva a controllare gran parte dei Balcani....

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