C'è anche la strage di Ronchi del 15 settembre 1943 nell'atlante delle stragi nazifasciste

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Nel 2009 il governo italiano e quello della Repubblica Federale Tedesca  hanno realizzato una Commissione storica congiunta  con il mandato di elaborare un’analisi critica della storia e dell’esperienza comune durante la seconda guerra mondiale. Tra i frutti di quel lavoro vi è stato il noto atlante delle stragi nazifasciste in Italia che raccoglie tutte le atrocità della guerra per mano nazifascista. E vi è citata anche Ronchi. L'episodio a cui si fa cenno è quello risalente al 15 settembre del 1943, cioè pochi giorno dopo la costituzione della storica Brigata Proletaria, quando mille partigiani si ritrovarono a Selz per cercare di arrestare, con la battaglia di Gorizia, l'avanza nazista. Si legge nella scheda ronchese curata dallo storico Liuzzi, " Il 15 settembre cinque militari italiani cercarono rifugio presso la villa Hinke ignari che fosse di proprietà di una famiglia tedesca/austriaca - la villa fu acquistata nel 1901 dall’Ammiraglio della Marina Milit...

I Balcani si riuniscono con la "Schengen dei Balcani"? Ma non è il ritorno della Jugoslavia


Superato il centenario della nascita del Regno dei Serbi, croati e sloveni, era il 1 dicembre del 1918, nei Paesi dell'ex Jugoslavia, non è mai tramontata la nostalgia per un periodo storico che ha reso buona parte dell'area dei Balcani una potenza mondiale che lottava per costruire il nuovo ordine mondiale. Poi, si è sfasciato tutto con la morte di Tito, con l'effetto domino dei nazionalismi che hanno comportato un massacro fratricida i cui effetti ancora oggi sono tutt'altro che sopiti, anzi. Di provocazioni se ne contano ogni giorno, tra serbi, croati, sloveni, kosovari, ecc. Nel 1929 nascerà il Regno di Jugoslavia, si arriverà poi ad avere 9 capitali, Lubiana, Banja Luka, Spalato, Sarajevo, Cettigne, NoviSad, Nis, Skopje, passando poi dalla Repubblica socialista Jugoslavia al nulla di oggi. Tanti piccoli Stati divisi, e ognuno guarda al proprio orticello, chi sotto l'influenza degli USA chi della Russia, con la Turchia che prova a conquistarsi fette dei Balcani, vedi il caso dell'autostrada che finalmente dovrebbe unire Belgrado a Sarajevo.  Non c'è neanche una veduta comune su quali e quanti dovrebbero essere i Paesi dei Balcani. Su Wikipedia ad esempio si legge che sono: Croazia, Serbia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Bulgaria, Kosovo, Albania, Macedonia del Nord, Grecia e Turchia europea; per alcuni autori anche Slovenia, Romania e Moldavia.
Intanto, mentre la Slovenia è in Europa da tempo, la piccola oasi del capitalismo dei Balcani, la Croazia prova ad entrare nell'area Schengen, i Paesi fuori dal circuito europeo, come si legge sul Piccolo, Serbia, Macedonia del Nord e Albania daranno luogo "alla creazione di una sorta di "piccola Schengen" fra Paesi della regione ancora extra Ue".  Insomma, c'è voglia di riunirsi, in parte. Per ragioni economiche prima che culturali, mentre i vari Paesi balcanici continuano ad armarsi in modo importante.  I Balcani uniti potrebbero essere una potenza mondiale, un tempo terra cuscinetto tra l'Est e l'Ovest, oggi in gran parte in balia dei venti tutt'altro che di fratellanza, uguaglianza e libertà che arrivano dalla Russia.
mb

Commenti

  1. Questo non sarebbe successo se le potenze europee nel 1915 con il tradimento italiano, non avessero mosso guerra contro l'impero austroungarico che riusciva a controllare gran parte dei Balcani....

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