Via Sant'Ambrogio una via alla ricerca della sua identità

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Un tempo via del Duomo, o del Teatro, oggi via Sant'Ambrogio che porta lo stesso nome del duomo consacrato dopo i disastri della prima guerra mondiale nell'ottobre del 1929, pur senza il campanile che dovette attendere la fine degli anni '50 per essere battezzato. Una via che nel corso della sua storia è sempre stata da transito di merce e persone e che è diventata negli ultimi tempi il teatro dello scontro identitario di una Monfalcone alla ricerca del proprio equilibrio sociale. Perchè è evidente che a Monfalcone, terra di passaggio, da quando è diventata grazie ai Cosulich città dei cantieri, per questo contesa dal regno d'Italia all'Austria, per privarla dei suoi cantieri insieme al porto triestino, ha conosciuto quelle dinamiche proprie delle città portuali. Gente che viene, gente che va. Approdo e partenza di nuove identità. Dal Sud Italia, all'Asia, passando da quel centinaio di nazionalità che a Monfalcone stanno cercando il proprio equilibrio, ognuna ne

FVG, "dare pari dignità a tutte le comunità linguistiche" in una regione con 156 nazionalità

L'identità dei luoghi passa attraverso la tutela delle proprie radici e le radici del FVG sono tanto latine, quanto slave, quanto germaniche. Una Regione che deve la sua specialità principalmente se non essenzialmente a ciò, al suo plurilinguismo autoctono. Anche se va detto che nel corso degli anni si sono radicate altre minoranze linguistiche che nel tempo se si consolideranno meriteranno altrettanto tutela, come la croata, la cinese, la bengalese, l'albanese, la rumena, la serba la marocchina, l'ucraina, per citare quelle più radicate e diffuse nella nostra regione. Sono 110.193, i cittadini stranieri presenti in FVG. con i rumeni prima nazionalità a fare la parte da leone, con 25 mila cittadini seguiti dagli albanesi con 9.588 cittadini, poi i serbi, 6.792, ucraini, 5.474, bengalesi, 4.367, di cui ben 2.648 risultano essere presenti a Monfalcone, marocchini 4.183, croati 3.882, da segnalare che risultano solo 1.235 residenti "stranieri" di nazionalità slovena, e curiosità, un solo cittadino del Gabon, per un totale di 156 nazionalità rappresentate e 77 apolidi. L'assessore alle lingue minoritarie del FVG ha fatto presente che è compito della Regione in sostanza "dare pari dignità a tutte le comunità linguistiche del Friuli Venezia Giulia". Lo ha recentemente sostenuto a Paluzza nel corso dell'incontro con i rappresentanti dei Comuni nei quali è presente la Comunità germanofona del Friuli Venezia Giulia. All'ordine del giorno l'avvio dell'iter per la costituzione dell'Assemblea della Comunità linguistica tedesca, come previsto dalla normativa regionale. Tra le iniziative poste in essere a tutela delle minoranze si ricorda in questo ultimo periodo l'attivazione dello sportello linguistico regionale, mentre in prospettiva si sta lavorando per la prima conferenza regionale delle comunità linguistiche del Fvg. 

Bisogna domandarsi se il FVG che è un piccolo globo, riuscirà un giorno a riconoscere specifiche tutele anche alle varie minoranze linguistiche non autoctone che si stanno radicando in regione, almeno nei confronti di quelle più corpose.

mb


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