Un gioiellino liberty di epoca asburgica, che consente di arrivare al castello di Miramare, attraversando il polmone verde di Trieste, che affascina il viaggiatore, perchè il tempo si è fermato in via Beirut, a Grignano come in nessun altro luogo a Trieste. Un gioiellino che è ora chiuso, ora aperto, ma che necessita di essere valorizzato, riqualificato. Purtroppo già in passato preso di mira da azioni di vandali, ragione per cui venne eliminato il glicine che caratterizzava la pensilina esterna, preso di mira con vandalismi che hanno comportato spese per migliaia di euro da parte di RFI per effettuare interventi di restauro di natura conservativa. Quella piccola stazione affascina e non ha eguali in Italia, ed è auspicabile che si possano trovare le risorse, gli intenti, la volontà, per farla ritornare ai fasti di un tempo. Purtroppo il tempo fa il suo corso e dei lavori di manutenzione sono necessari per ripristinare quel bene storico che viene invidiato da chiunque si soffermi a
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L'Europa spazza via tutte le ideologie del '900. 23 agosto giornata europea contro nazifascismi e comunismi
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Non è uno scherzo. E' successo realmente. Il sogno di tanti anticomunisti finalmente si è realizzato. Il Comunismo è stato assimilato al nazifascismo. Il tutto è successo con una Risoluzione del Parlamento europeo del 19 settembre, che ha visto una convergenza di voti di anime politiche diverse, opposte, ma tutte accomunate dal sentimento anticomunista. Una risoluzione di 22 punti che parte con il pretesto storico della ricorrenza "dell'ottantesimo anniversario
dello scoppio della Seconda guerra mondiale, che ha causato sofferenze
umane fino ad allora inaudite e ha portato all'occupazione di taluni
paesi europei per molti decenni a venire".
Richiamandosi subito il patto del 23 agosto 1939, con il quale "l'Unione
Sovietica comunista e la Germania nazista firmarono il trattato di non
aggressione, noto come patto Molotov-Ribbentrop, e i suoi protocolli
segreti, dividendo l'Europa e i territori di Stati indipendenti tra i
due regimi totalitari e raggruppandoli in sfere di interesse, il che ha
spianato la strada allo scoppio della Seconda guerra mondiale". Una risoluzione caratterizzata da una serie di considerazioni, di visti e considerando, come quello dove si chiede una Norimberga contro lo stalinismo e altre dittature assimilate, ergo tutti i regimi comunisti oltre che quelli fascisti, ovviamente, rilevandosi "che la memoria delle vittime dei regimi totalitari,
il riconoscimento del retaggio europeo comune dei crimini commessi dalla
dittatura comunista, nazista e di altro tipo, nonché la
sensibilizzazione a tale riguardo, sono di vitale importanza per l'unità
dell'Europa e dei suoi cittadini e per costruire la resilienza europea
alle moderne minacce esterne". Come quel considerando dove si rileva che "trent'anni fa, il 23 agosto 1989, ricorreva il
cinquantesimo anniversario del patto Molotov-Ribbentrop e le vittime dei
regimi totalitari sono state commemorate nella Via Baltica, una
manifestazione senza precedenti cui hanno partecipato due milioni di
lituani, lettoni ed estoni, che si sono presi per mano per formare una
catena umana da Vilnius a Tallinn, passando attraverso Riga" ricordando "chei regimi nazisti e comunisti hanno commesso omicidi
di massa, genocidi e deportazioni, causando, nel corso del XX secolo,
perdite di vite umane e di libertà di una portata inaudita nella storia
dell'umanità, e rammenta l'orrendo crimine dell'Olocausto perpetrato dal
regime nazista; condanna con la massima fermezza gli atti di
aggressione, i crimini contro l'umanità e le massicce violazioni dei
diritti umani perpetrate dal regime nazista, da quello comunista e da
altri regimi totalitari" conclude con delle proposte che scateneranno un terremoto storico che spazzerà via tutta l'ideologia del '900.
Il Parlamento europeo, conclude "esprimendo il suo profondo rispetto per ciascuna delle vittime di
questi regimi totalitari e invita tutte le istituzioni e gli attori
dell'UE a fare tutto il possibile per garantire che gli orribili crimini
totalitari contro l'umanità e le gravi e sistematiche violazioni dei
diritti umani siano ricordati e portati dinanzi ai tribunali, nonché per
assicurare che tali crimini non si ripetano mai più; sottolinea
l'importanza di mantenere vivo il ricordo del passato, in quanto non può
esserci riconciliazione senza memoria, e ribadisce la sua posizione
unanime contro ogni potere totalitario, a prescindere da qualunque
ideologia; invita tutti gli Stati membri dell'UE a formulare una valutazione
chiara e fondata su principi riguardo ai crimini e agli atti di
aggressione perpetrati dai regimi totalitari comunisti e dal regime
nazista; condanna tutte le manifestazioni e la diffusione di ideologie
totalitarie, come il nazismo e lo stalinismo, all'interno dell'Unione; condanna il revisionismo storico e la glorificazione dei
collaboratori nazisti in alcuni Stati membri dell'UE; è profondamente
preoccupato per la crescente accettazione di ideologie radicali e per il
ritorno al fascismo, al razzismo, alla xenofobia e ad altre forme di
intolleranza nell'Unione europea ed è turbato dalle notizie di
collusione di leader politici, partiti politici e forze dell'ordine con
movimenti radicali, razzisti e xenofobi di varia denominazione politica
in alcuni Stati membri; invita gli Stati membri a condannare con la
massima fermezza tali accadimenti, in quanto compromettono i valori di
pace, libertà e democrazia dell'UE; invita tutti gli Stati membri a celebrare il 23 agosto come la
Giornata europea di commemorazione delle vittime dei regimi totalitari a
livello sia nazionale che dell'UE e a sensibilizzare le generazioni più
giovani su questi temi inserendo la storia e l'analisi delle
conseguenze dei regimi totalitari nei programmi didattici e nei libri di
testo di tutte le scuole dell'Unione; invita gli Stati membri a
promuovere la documentazione del tragico passato europeo, ad esempio
attraverso la traduzione dei lavori dei processi di Norimberga in tutte
le lingue dell'UE; invita gli Stati membri a condannare e contrastare ogni forma di
negazione dell'Olocausto, compresa la banalizzazione e la minimizzazione
dei crimini commessi dai nazisti e dai loro collaboratori, e a
prevenire la banalizzazione nei discorsi politici e mediatici; chiede l'affermazione di una cultura della memoria condivisa,
che respinga i crimini dei regimi fascisti e stalinisti e di altri
regimi totalitari e autoritari del passato come modalità per promuovere
la resilienza alle moderne minacce alla democrazia, in particolare tra
le generazioni più giovani; incoraggia gli Stati membri a promuovere
l'istruzione attraverso la cultura tradizionale sulla diversità della
nostra società e sulla nostra storia comune, compresa l'istruzione in
merito alle atrocità della Seconda guerra mondiale, come l'Olocausto, e
alla sistematica disumanizzazione delle sue vittime nell'arco di alcuni
anni; chiede inoltre che il 25 maggio (anniversario dell'esecuzione
del comandante Witold Pilecki, eroe di Auschwitz) sia proclamato
"Giornata internazionale degli eroi della lotta contro il
totalitarismo", in segno di rispetto e quale tributo a tutti coloro che,
combattendo la tirannia, hanno reso testimonianza del loro eroismo e di
vero amore nei confronti dell'umanità, dando così alle future
generazioni una chiara indicazione dell'atteggiamento giusto da assumere
di fronte alla minaccia dell'asservimento totalitario; invita la Commissione a fornire un sostegno effettivo ai
progetti di memoria e commemorazione storica negli Stati membri e alle
attività della Piattaforma della memoria e della coscienza europee,
nonché a stanziare risorse finanziarie adeguate nel quadro del programma
"Europa per i cittadini" per sostenere la commemorazione e il ricordo
delle vittime del totalitarismo, come indicato nella posizione del
Parlamento sul programma "Diritti e valori" 2021-2027;(...) sostiene che la Russia rimane la più grande vittima del
totalitarismo comunista e che il suo sviluppo in uno Stato democratico
continuerà a essere ostacolato fintantoché il governo, l'élite politica e
la propaganda politica continueranno a insabbiare i crimini del regime
comunista e ad esaltare il regime totalitario sovietico; invita pertanto
la società russa a confrontarsi con il suo tragico passato; esprime inquietudine per l'uso continuato di simboli di regimi
totalitari nella sfera pubblica e a fini commerciali e ricorda che
alcuni paesi europei hanno vietato l'uso di simboli sia nazisti che
comunisti; osserva la permanenza, negli spazi pubblici di alcuni Stati
membri, di monumenti e luoghi commemorativi (parchi, piazze, strade,
ecc.) che esaltano regimi totalitari, il che spiana la strada alla
distorsione dei fatti storici circa le conseguenze della Seconda guerra
mondiale, nonché alla propagazione di regimi politici totalitari; condanna il fatto che forze politiche estremiste e xenofobe in
Europa ricorrano con sempre maggior frequenza alla distorsione dei fatti
storici e utilizzino simbologie e retoriche che richiamano aspetti
della propaganda totalitaria, tra cui il razzismo, l'antisemitismo e
l'odio nei confronti delle minoranze sessuali e di altro tipo; esorta gli Stati membri ad assicurare la loro conformità alle
disposizioni della decisione quadro del Consiglio, in modo da
contrastare le organizzazioni che incitano all'odio e alla violenza
negli spazi pubblici e online, nonché a vietare di fatto i gruppi
neofascisti e neonazisti e qualsiasi altra fondazione o associazione che
esalti e glorifichi il nazismo e il fascismo o qualsiasi altra forma di
totalitarismo, rispettando nel contempo l'ordinamento giuridico e le
giurisdizioni nazionali; sottolinea che il tragico passato dell'Europa dovrebbe
continuare a fungere da ispirazione morale e politica per far fronte
alle sfide del mondo odierno, come la lotta per un mondo più equo e la
creazione di società aperte e tolleranti e di comunità che accolgano le
minoranze etniche, religiose e sessuali, facendo in modo che tutti
possano riconoscersi nei valori europei incarica il suo Presidente di trasmettere la presente
risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti
degli Stati membri, alla Duma russa e ai parlamenti dei paesi del
partenariato orientale."
Una Risoluzione che nasce per colpire sicuramente la Russia ed i Paesi dell'Est dove un tempo c'erano i venti comunisti, oggi, invece avanzano quelli nazifascisti. E per respingere i venti nazifascisti si decide di riscrivere l'intera storia del '900 con delle assimilazioni assurde dal punto di vista storico, ideologico, concettuale. Nessuno nega i crimini commessi da alcuni regimi comunisti, che ci sono stati, e che alla fine forse hanno fatto più il male all'idea comunista che altro, ma per questo non si può bandire l'idea comunista, ciò è uno scempio storico. Non si possono liquidare storie comuniste in un niente. Ciò sarebbe un crimine storico più deflagrante della celebrazione dell'occupazione della città di Fiume come avvenuta nella Venezia Giulia nel centenario della marcia su Fiume. Una Risoluzione che nasce per portare il mondo oltre le ideologie del '900, assimilando due entità diverse, colpendo tutte le forme di comunismo, perchè sarà così, anche se si parte con lo stalinismo. Una Risoluzione che paradossalmente riporterà, invece, il mondo indietro, pesantemente, e le conseguenze, se questo atto avrà seguito, saranno pesanti.
Il 13 novembre in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale della Gentilezza, nata da una conferenza del 1997 a Tokyo e introdotta in Italia dal 2000. Per questa propongo una storia per le classi di scuola primaria. La storia che segue, ambientata a Trieste, ha per protagonisti tre supereroi ed una nonna, Rosellina. Il disegno è stato fatto in una classe di una scuola dove la storia è stata letta. mb I tre supereroi e la nonnina Rosellina C’era una volta, anzi no. C’erano una volta tre supereroi. Avete presente quelli con i super poteri che si vedono nei film? Nei cartoni animati? Nei fumetti? Sì, proprio loro. E si trovavano in una bellissima città italiana, Trieste. Non erano mai stati prima a Trieste. Rimasero stupiti nel vedere quanto era lungo il molo sul mare, e quanto era enorme la piazza con due alberi di due navi dove sventolavano le bandiere, ogni tanto. Dopo essersi fatti un selfie sul molo Audace che è costruito sui resti di una vecchia n
Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione? La matematica non è una opinione qualcuno disse... 1) per un calcolo della superficie e della capienza, il limite preso di misura è un numero di 4 persone/mq, 2) Piazza del Popolo ha una metratura di di 17.100 mq con una capienza massima e teorica di 68.400 ; 3) Piazza san Giovanni ha una superficie di 39.100 mq, con una capienza totale, quindi, di 156.000 persone. Direi che è arrivato il momento di non dare più i numeri... Marco B. MANIFESTARE A ROMA, QUANDO I PARTITI DANNO I 'NUMERI' - La fisica, con il principio della impenetrabilità dei solidi, insegna che due oggetti non possono occupare lo stesso spazio. Eppure c'é chi ritiene che questo classico teorema non si applichi alle persone, soprattutto se convocate in un determinato luogo ad esprimere pubblicamente la loro opinione politica. Fuor di metafora: quando si tratta di conteggiare i partecipanti alle manifestazioni, i partiti "danno i numeri"
Bruxelles, come è noto, è sede delle più importanti istituzioni dell'Unione Europea. Una città affascinante, particolare, simbolo dell'alta borghesia, dove architettura moderna e tradizionale cercano, con poco successo, di convivere. L'Unione Europea rivendica spesso principi che ruotano intorno alla dignità delle persone, no alla donna oggetto, penso per esempio alla Risoluzione sulla discriminazione della donna nella pubblicità del 1997 al cui punto 10 si scriveva testualmente che il Parlamento europeo invita il settore della pubblicità a rinunciare in concreto e interamente a sminuire la donna a oggetto sessuale dell'uomo attraverso espedienti tecnici e raffigurazioni immaginose come il ridurre il ruolo femminile alla bellezza fisica e alla disponibilità sessuale . Certo, comprensibile. Ma a pochi minuti dal Parlamento europeo esiste un vero e proprio quartiere a luci rosse. Esistono anche agenzie di escort, club privati-scambisti, e donne in vetr
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