La salvaguardia del verde sia la principale opera pubblica

Per ogni albero tagliato, uno nuovo deve essere piantato! Questo è il principio che fin dall'800 ispira la politica del rimboschimento in Svezia e ben due terzi del Paese sono coperti da foreste. Il FVG è una regione meravigliosa, però in sofferenza anche a causa delle problematiche dovute ad un clima sempre più caldo. Cambiamenti climatici o meno una certezza c’è, i nostri Comuni devono dare la priorità alla cura del verde. Sia questa la principale opera pubblica da sostenere. Mettere da parte altre opere, che al momento sono da considerarsi come secondarie e investire nel verde. A partire da Ronchi che da decenni se la passa male e dove sembra più di attraversare un cimitero di tronchi che un parco urbano in evidente sofferenza. Ronchi ha le potenzialità per divenire un giardino pubblico in stile inglese, ma ad oggi siamo solo nel mondo dei sogni. Servono interventi propositivi e non polemiche o strumentali. Ciò che è stato è stato, serve una visione e una volontà che sia final...

L'ENI, l'Egitto, il gas e la verità per Giulio Regeni

La partecipazione dell'Egitto alla conferenza del Consiglio mondiale dell'energia ha evidenziato il ruolo strategico che ha l'Egitto in questo campo. Paese che sta diventando un partner principale nel settore del gas naturale. Ed una delle principali realtà che opera nel settore del gas in Egitto è l'ENI,attualmente società per azioni ma con delle quote ancora in possesso dello Stato italiano che comunque esercita del potere.
L'ENI ha un modo di operare che viene definito approccio integrato , cioè, questo significa contribuire allo sviluppo dei Paesi in cui operano. "La convinzione, avviata da Enrico Mattei, è quella di rendere autonomi i Paesi produttori dal punto di vista dell’approvvigionamento energetico. Instauriamo un rapporto di fiducia con chi lavora con noi e creiamo valore sostenibile nel lungo periodo". Valore sostenibile e rapporto di fiducia. Due concetti chiave. L’Egitto è stato il primo Paese in cui si è recato Enrico Mattei che nel 1954, d’accordo con Nasser, siglò un contratto per costituire la società italo-egiziana Cope. Per la prima volta venne applicata una nuova formula petrolifera passata alla storia come “formula Mattei” grazie alla quale il Paese produttore partecipa in prima persona all’attività di ricerca petrolifera. Oggi le  attività esplorative in Egitto si dividono tra Golfo di Suez (petrolio) e Delta del Nilo (gas).
I siti principali sono, per quanto riguarda il gas, Zohr e Nooros.  
Zohr, viene presentata come la più grande scoperta di gas mai realizzata in Egitto e nel Mar Mediterraneo, si trova nell’offshore del Paese, all’interno del blocco Shorouk. Ad agosto 2019 la produzione di gas di Zohr ha raggiunto 2,7 miliardi di piedi cubi di gas al giorno, circa cinque mesi in anticipo rispetto al Piano di Sviluppo. Viene reso noto che il nuovo gasdotto, con il completamento e l’ottimizzazione della capacità di trattamento degli impianti a terra, permetterà l’aumento potenziale della produzione entro la fine dell’anno fino a 3,2 miliardi di piedi cubi di gas al giorno.
Il campo Nooros si trova in Egitto nell’offshore del Delta del Nilo. Il gas prodotto nei sette pozzi oggi esistenti vengono inviati ad Abu Madi per essere trattati e poi immessi nella rete nazionale. Scoperto a luglio del 2015 il giacimento è stato messo in produzione a settembre dello stesso anno.  Nella primavera del 2018 la produzione ha raggiunto le 215.000 boe al giorno: il livello più alto mai raggiunto da un giacimento di Eni in Egitto negli ultimi 50 anni.
Ora, i rapporti tra ENI ed Egitto sono sicuramente ottimali. L'ENI può avere una grande influenza sull'Egitto. Visto che i valori da perseguire sono rapporto di fiducia e valore sostenibile, cosa è stato fatto per attivarsi per arrivare alla verità per Giulio Regeni? Cittadino italiano, come italiana è l'ENI, come italiano era Enrico Mattei il quale probabilmente si sarebbe attivato in tutti i modi possibili per riuscire ad arrivare alla verità per Giulio Regeni. I principi a cui si ispira l'ENI sono indicati nel codice etico, così si legge: Le nostre azioni sono da sempre volte a garantire la tutela e la promozione dei diritti umani, il rispetto di standard del lavoro sicuri ed equi, la salvaguardia dell’ambiente, il contrasto alla corruzione all’interno dell’organizzazione e fra i partner industriali.
L'ENI e' il principale operatore petrolifero straniero nel Paese, dove vanta una presenza consolidata da oltre 50 anni. La verità per Giulio Regeni deve diventare una missione imprescindibile da perseguire per l'ENI in Egitto. Iniziando ad esporre lo striscione verità per Giulio Regeni presso le proprie sedi in Egitto, ad esempio. Si può iniziare così, per esercitare poi le varie influenze possibili, visto che sono oramai quattro anni di menzogne e calunnie sulla questione di Giulio con una situazione ferma in modo assolutamente critico. Serve una svolta, e l'ENI può contribuire a darla. Ciò sarebbe conforme ai suoi valori etici, come scritti, come quelli sostenuti da Enrico Mattei. A partire dai giovani. Mattei credeva tantissimo nei giovani. Il futuro è il presente dei giovani, era un concetto caro a Mattei. Quel presente e quel futuro che a Giulio, giovane ricercatore, che amava il popolo egiziano, cittadino del mondo, è stato in modo atroce negato. Perchè ucciso da un sistema criminale. E atrocità nell'atrocità, verità e giustizia continua ad essere negata.

mb

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